La scadenza per la presentazione della domanda dei contributi agricoli diretti della Politica agricola comune (Pac) è stata prorogata al 30 giugno 2023. Le istanze potranno quindi essere inoltrate con ulteriori 15 giorni a disposizione, data la prima scadenza degli incentivi (già prorogata) di giovedì 15 giugno. Lo prevede il decreto del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf) numero 300209. 

La decisione di prorogare ulteriormente il termine di domanda per gli incentivi Pac è arrivata dopo la richiesta della Commissione delle Politiche agricole della Conferenza delle regioni, per la quale i tempi erano troppo ristretti per la lavorazione di 700mila domande stimate. Per effetto della nuova scadenza, slittano anche gli altri termini relativi all’istanza, in particolare sulla scadenza ultima di luglio (con penalizzazione sugli incentivi) e sulle correzioni da apportare alla domanda. 

Domanda contributi diretti agricoli Pac, qual è la scadenza? 

Arriva lo slittamento della domanda degli incentivi diretti in agricoltura della Politica agricola comune (Pac). Si potrà presentare un’istanza unica entro il 30 giugno 2023 rispetto alla scadenza fissata per il 15 giugno prossimo. Il ministero dell’Agricoltura ha accolto le richieste della Conferenza delle regioni che avvertiva delle difficoltà nel rispettare il termine di giovedì prossimo. La scadenza della domanda aveva già subito un primo rinvio dal 15 maggio al 15 giugno 2023. Per gli agricoltori interessati agli incentivi, nella domanda 2023 ci sono anche i riferimenti alle pratiche ecologiche “Eco Schemi” del primo pilastro della Politica agricola comune a complicare l’istanza. 

Non è l’unica difficoltà che stanno riscontrando i Centri di assistenza agricola (Caa), per i quali rallentamenti ci sono già stati nel nuovo quinquennio di pagamento della Pac 2023-2027 nella gestione amministrativa delle pratiche. Ragione, quest’ultima, che aveva già portato allo slittamento di un mese della prima scadenza ordinaria del 15 maggio, secondo quanto prevede il decreto del ministero dell’Agricoltura numero 660087 del 23 dicembre scorso. Lo stesso ministero, a tre giorni dalla scadenza del 15 maggio, era intervenuto con il decreto numero 288477, per prorogare i termini al 15 giugno. 

Istanza incentivi Politica agricola comune in ritardo e con correzioni: come fare 

Dal momento che il numero delle pratiche stimate per la richiesta dei contributi diretti agricoli della Pac si attesta sulle 700mila, il ministero ha ritenuto necessario effettuare un’ulteriore proroga della scadenza, per avere tempi più lunghi per la lavorazione di un numero così elevato di pratiche. Pertanto, i richiedenti dovranno presentare la domanda entro il 30 giugno prossimo, ovvero entro il 25 luglio 2023 pagando una penalizzazione (termine in precedenza fissato al 10 luglio). Per ogni giorno successivo al 30 giugno di ritardo nella presentazione della domanda, l’istanza sarà considerata ricevibile, ma sarà applicata la penalizzazione dell’1 per cento degli incentivi spettanti per ogni giorno di ritardo

Tuttavia, oltre il 25 luglio 2023 nessuna domanda di contributi Pac potrà essere più accettata e nessun aiuto sarà accordato ai ritardatari. Il 25 luglio è anche la scadenza per apportare delle modifiche a una domanda di contributi già presentata. Ad esempio, un agricoltore che abbia inviato l’istanza regolarmente entro il 30 giugno, ha tempo fino al 25 luglio 2023 per inoltrare eventuali correzioni. La modifica comporta l’aggiunta di singole parcelle agricole o di singoli diritti agli incentivi, capi animali e ulteriori elementi da ammettere ai contributi.