Una salvezza meritata vissuta con qualche preoccupazione nelle ultime gare, il Lecce rimane in Serie A e conferma Pantaleo Corvino come Responsabile dell’Area Tecnica. Prosegue quindi il rapporto fra il dirigente e il Presidente Saverio Sticchi Damiani che insieme dovranno progettare la squadra del prossimo anno. Il primo tassello da dover sistemare è la questione allenatore con la volontà del club di proseguire il percorso con Marco Baroni e quindi è stato fissato un appuntamento nei prossimi giorni. Gettate le basi della guida tecnica, poi si comincerà a pensare al mercato con il sogno di confermare Samuel Umtiti in Salento e le sirene che arrivano per il capitano Hjulmand.

Seconda avventura di Corvino

Leccese di nascita e di professione al secondo mandato presso la società giallorossa. Tra il 1998 e il 2005 con la scoperta di talenti come Vucinic e Bojinov e il ritorno nel 2020 con la squadra appena retrocessa in Serie B. Un rapporto stretto con Sticchi Damiani con il quale è bastata una chiacchierata per proseguire insieme il lavoro e costruire la rosa per il secondo anno consecutivo di Serie A.

Siamo pronti a disputare un altro campionato di Serie A, è un privilegio e un orgoglio per la nostra città. Siamo ripartiti con un rinnovamento tecnico totale che ci ha portato ad affrontare questa stagione con un gruppo totalmente nuovo. Abbiamo mantenuto e rispettato l’equilibrio finanziario, chiuderemo il bilancio per la prima volta dopo otto anni in totale equilibrio.

I complimenti li faccio allo staff tecnico, ma anche a Corvino che in pochissimo tempo ha costruito un gruppo vincente. Noi abbiamo investito un budget contenuto, lavorando con le idee e andando su mercati alternativi, rispettando i numeri del Lecce. Le intuizioni sono state tantissime e vincenti, abbiamo fatto un altro miracolo.

Con Corvino ci siamo detti tutto, le cose che sono andate e che si possono migliorare. Alla fine, abbiamo deciso di ripartire insieme per un altro ciclo triennale. Abbiamo parlato anche di budget. Nel momento in cui ha deciso di tuffarsi anima e cuore in questo nuovo ciclo, è perché abbiamo trovato anche una quadra da questo punto di vista. Sarà costretto sempre a fare gli straordinari, sarà uno degli ultimi budget della A, ma sarà possibile programmare e investire sui giovani

Si apre quindi un nuovo ciclo al Lecce e spetterà a Pantaleo Corvino incontrarsi con Marco Baroni per decidere se proseguire insieme e iniziare a pianificare il mercato. Non ci saranno colpi ad effetto dovendo rispetto l’equilibrio finanziario, però potrebbero arrivare delle cessioni illustri come Hjulmand e Strefezza che hanno destato l’interessa di diversi club. Al tempo stesso sono in corso i riscatti per Falcone e Colombo.

L’area tecnica, essendo stata investita solo ieri dall’apertura di questo nuovo ciclo, deciderà poi sull’allenatore. Nessuna valutazione è stata fatta perché prima c’era il dubbio dell’area tecnica: abbiamo risolto la prima casella, ora si andrà a ruota. Sono certo che Corvino il primo confronto lo farà con Baroni. Il mister in questi due anni ha fatto un grandissimo lavoro, abbiamo lavorato in questi anni con totale sinergia. Se le idee coincideranno, si andrà avanti. Ma ripeto: non ne abbiamo ancora parlato.

La crescita in questi anni l’abbiamo avuta. Non abbiamo necessità di vendere. Se loro avranno aspettative di andare a giocare in una big, il calciatore verrà accontentato se il club che lo desidera accontenterà il Lecce. Umtiti è stata un’operazione unica nel suo genere, con una serie di circostanze pazzesche. Sotto questo punto di vista a Corvino non manca la fantasia, con lui nulla va escluso. Su Colombo e Falcone eserciteremo il diritto di riscatto con Milan e Sampdoria che potranno esercitare l’eventuale controriscatto.

Il Presidente Saverio Sticchi Damiani ha chiuso la sua conferenza stampa con un ricordo su Silvio Berlusconi, scomparso ieri all’età di 86 anni.

Vi racconto un aneddoto. Dopo Monza-Lecce, il martedì verso le 22 di sera mi ha chiamato Berlusconi per dirmi che era dispiaciuto per la sua squadra, ma felice perché si era salvata una squadra coraggiosa, con presidente, direttore e allenatore coraggiosi. Ha avuto la cura di telefonarmi in un momento dove poteva pensare solo alla sua salute. Questo la dice lunga sulla persona