Aurora Ramazzotti non perde occasione di dire la sua. Anche dopo aver ricevuto la notizia della morte di Silvio Berlusconi e aver letto commenti e giudizi di cattivo gusto su il Cavaliere, non ha esitato a condividere con i follower il suo pensiero al riguardo. Lo ha fatto con educazione, uno stile inconfondibile e nel rispetto della persone defunta e della famiglia addolorata. Il suo vuole essere uno sfogo che faccia capire a chi la segue quando è necessario dire la propria e quando, invece, bisogna rimanere in silenzio.
Aurora Ramazzotti polemica dopo la morte di Berlusconi
La figlia di Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti ha innescato una polemica dopo la morte di Berlusconi poiché non è riuscita a trattenersi, avendo letto dei commenti di cattivo gusto sui social, sia da parte di persone comuni che personaggi del mondo dello spettacolo. Così, come è solita fare, Aurora ha scritto qualcosa sul suo Instagram, lasciando ancora una volta il segno.
Il suo sfogo è virale
Il suo sfogo è diventato virale, le sue parole hanno centrato il punto della questione, senza essere invadenti o ledere la libertà altrui. Ecco cosa ha scritto:
Il concetto di libertà di pensiero è stato completamente distrutto dai social. No, nessuno ha il diritto per festeggiare o strumentalizzare la morte. No non importa che fosse un politico e nemmeno che siate contro quello che chiamate buonismo che la morte porta con sé. Esprimere cordoglio per un decesso è usanza da sempre nel rispetto della famiglia e delle persone vicine al defunto. Avete avuto 86 anni per dire di lui ciò che volevate. Usare i social per diffamarlo oggi non è libertà di pensiero, è indelicatezza verso chi lo ama, visto che lui non è più qui per rispondere.
Ha poi concluso
Se non volete accodarvi al finto buonismo, cucitevi la bocca o mettetevi quelle mani in tasca per una buona volta. Nessuno vi costringere a scrivere cose belle, ma almeno oggi le cattiverie pensatele e basta.
Commenti dei vip su Silvio Berlusconi
Sono tante le persone che non hanno potuto fare a meno di commentare la morte di Silvio Berlusconi, dando vita a polemiche e discussioni sui social. In primo luogo Giorgia Soleri, ex fidanzata di Damiano dei Maneskin, appena saputo il fattaccio ha esclamato:
L’ex premier italiano, che si è ripreso da scandali sessuali e accuse di corruzione, è morto a 86 anni. Sento già riecheggiare: ‘Ma ha fatto anche cose buone.
Anche Gemitaiz ha scritto:
Alleluia. Tra gli uomini più ricchi del nostro paese, con le sue imprese si è arricchito sulle spalle dei lavoratori e a spese della collettività, costruendo sul potere mediatico il proprio consenso politico e facendosi portatore di una cultura del carrierismo fondata sull’individualismo più sfrenato e sulla mercificazione della donna. Membro della loggia P2 e anticomunista viscerale, ha dedicato la sua carriera politica allo smantellamento delle conquiste del movimento operaio.
Carolina Stramare, invece, ha risposto al commento della Soleri, scrivendo:
Direi che sarebbe stato meglio il silenzio, che non queste tue parole, che ti qualificano in modo ben peggiore. Mi dispiace solo che ti sia stata data questa visibilità.’ Aggiungo: anche tu fai proprio schifo come essere umano, cit. Peggio della gente cattiva c’è quella che finge di essere buona.
Anche nel giorno della sua morte Silvio Berlusconi ha schierato l’Italia in tre: da una parte coloro che continueranno a sostenerlo come hanno sempre fatto anche quando era in vita, dall’altra chi, pur non condividendo il suo pensiero, ritiene che se ne sia andato un pezzo di storia italiana, e dall’altro lato chi continua a denigrarlo anche dopo il suo addio.