«Il Mediterraneo come ponte tra popoli, culture e territori», aveva detto Papa Francesco. Il Mediterraneo anche come frontiera di pace. Un obiettivo ambizioso, ma condiviso e realizzabile grazie al sapere e alle sinergie tra Istituzioni che cooperano per futuri e importanti scenari. Così nasce il protocollo di intesa siglato tra l’Università Niccolò Cusano e la Pontificia Università Antonianum.
Il rapporto tra Occidente e Oriente è un’indiscutibile reciproca necessità. Entrambi possano e devono arricchirsi a vicenda della civiltà dell’altro, attraverso lo scambio e il dialogo delle culture.
Nel documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato ad Abu Dhabi, 4 febbraio 2019 da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb è riportato:
“l’Occidente potrebbe trovare nella civiltà dell’Oriente rimedi per alcune sue malattie spirituali e religiose causate dal dominio del materialismo. E l’Oriente potrebbe trovare nella civiltà dell’Occidente tanti elementi che possono aiutarlo a salvarsi dalla debolezza, dalla divisione, dal conflitto e dal declino scientifico, tecnico e culturale.”
Per attuare questo ambizioso obiettivo comune si può partire dalle Università che, come sostenuto dal Papa,
“costituiscono la sede primaria della ricerca scientifica per il progresso delle conoscenze e della società, svolgendo un ruolo determinante per lo sviluppo economico, sociale e culturale, soprattutto in un tempo come il nostro segnato da veloci, costanti e vistosi cambiamenti nel campo delle scienze e delle tecnologie.”
Università: siglato il protocollo di intesa tra Unicusano e la Pontificia Università Antonianum
Gli Atenei sono dunque chiamati a diventare centri specializzati e poli di eccellenza interdisciplinari per promuovere iniziative di innovazione tecnologica, ricerca scientifica, programmi di integrazione e di dialogo. Nasce così il protocollo di intesa tra Unicusano e la Pontificia Università Antonianum.
Una collaborazione per la quale “gli Atenei svilupperanno progetti didattici e di ricerca congiunti; visiting professor per svolgere attività seminariali, co-docenze ed attività formative; laboratori congiunti per l’innovazione e il benessere sociale”, il tutto in un quadro sinottico e di grande futuro, come spiega il Magnifico Rettore della Pontificia Università Antonianum, Agustin Hernandez Vidales, a partire dal “Pane”, simbolo per eccellenza della pace.
“Fin dal primo momento – dichiara il Rettore della Pontificia Università – sono stato molto contento di questo accordo perché si è parlato proprio del Pane, la nostra università ha titolare proprio Sant’Antonio da Padova, famoso proprio per la questione del Pane.
I progetti e le iniziative
Tra le tante iniziative da attuare, dunque, si parte da questo simbolo, grazie alla collaborazione tra l’azienda storica di produzione del pane, Interpan, ormai posseduta dall’azienda Cuochissimo, spin off di Unicusano e la comunità francescana della Pontificia Università Antonianum, che a partire proprio dal territorio umbro favoriranno un incontro interculturale tra i popoli del mediterraneo, nobile e visionaria iniziativa per il dialogo tra le diverse culture del mediterraneo volto a promuovere la pace attraverso anche un’economia circolare e, soprattutto, green, basata sulle fonti rinnovabili e in particolare l’idrogeno green.
Un vettore energetico utilizzabile per energia pulita da rendere accessibile a tutti tramite la ricerca scientifica delle Università per poi passare al trasferimento tecnologico grazie alle società partecipate, le spin off, come Hydrozero (la società dell’Università degli studi Niccolò Cusano) costituita proprio al fine di favorire la transizione ecologica e la decarbonizzazione mediante la produzione e l’utilizzazione dell’energia in maniera innovativa.
Un percorso storico condiviso, due Atenei importanti che svolgeranno iniziative funzionali nel campo della ricerca e della terza missione, “mettendo al centro quei i valori spirituali, umani e sociali comuni del cattolicesimo che sono applicabili a tutti gli esseri umani, anche a chi non crede”, come afferma il Magnifico Rettore dell’Università Niccolò Cusano, Fabio Fortuna.
Che possa essere l’inizio di una pace universale?