Prima il femminicidio, poi il suicidio: ha dell’agghiacciante la vicenda di cronaca avvenuta a Roma, soprattutto perché si è trattato di una morte annunciata. Il fatto di sangue si è verificato nella mattinata di oggi, martedì 13 giugno, nella zona Ardeatina della Capitale.

Tutto è cominciato con il primo ritrovamento, all’interno di un’abitazione: una donna sulla sessantina giaceva sul letto, priva di vita. Solo a quel punto le ricerche si sono concentrate sul compagno della donna. Questi è stato rinvenuto morto nella sua auto, parcheggiata nei pressi di un centro commerciale della zona. Sul suo corpo, i segni di un colpo di pistola.

Un femminicidio-suicidio che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato annunciato dall’uomo attraverso un inquietante post sui propri profili social.

Addio amici tutti. La mia vita terrena e quella di S***** finiscono qui. Insieme da sempre e per sempre. Un pensiero di affetto e gratitudine a tutti voi. Per noi amanti dell’Opera e del melodramma questa rappresenta la scelta più coerente che potessimo fare. Chiedo scusa a chi ho fatto del male.

Ben più emblematico il messaggio della compagna, che sul suo profilo Facebook aveva pubblicato un laconico “Addio.

Femminicidio-suicidio a Roma, le segnalazioni di chi ha letto il post sui social network

Proprio la lettura dei post, da parte di amici e parenti della coppia, ha portato alle prime segnalazioni alle forze dell’ordine. Qualcuno ha chiesto aiuto alla polizia romana, pregando gli agenti di recarsi all’indirizzo dove i due vivevano. È stato proprio una volta giunti sul posto che i carabinieri hanno rinvenuto il corpo della donna.

Sulla vicenda indagano i carabinieri. Operativo anche il medico legale, che sta effettuando i primi rilievi. Secondo gli inquirenti non è da escludere a priori l’ipotesi che la coppia avesse concordato un duplice suicidio.

Si tratta del secondo episodio analogo nelle ultime ore. A Reggio Emilia, infatti, un uomo di 62 anni ha ucciso la moglie 60enne, rinvenuta sul letto pieno di sangue, per poi gettarsi dal balcone o dal tetto della palazzina.