Ormai da tempo Davide Frattesi è oggetto dei desideri di mercato delle squadre di Serie A. Il centrocampista, conteso principalmente dalle big, sta valutando insieme al suo entourage il grande salto, se farlo e, eventualmente, dove dirigersi. Sono scelte che spostano gli equilibri di un’intera carriera, che ribaltano l’asse delle attese e che, inevitabilmente, alzano l’asticella delle aspettative. Tutto questo avviene in particolare se il cartellino del giocatore si alza e raggiunge vette come quella dei trenta milioni di euro. E’ questa la cifra che, più o meno, il Sassuolo chiede alle pretendenti del calciatore.
Un tema, quello del mercato, che non può essere distante dai pensieri di Davide Frattesi. Il giocatore, concluso un bel campionato con il Sassuolo, adesso si ritrova nel ritiro della Nazionale di Roberto Mancini per preparare la Final Four di Nations League. Giovedì il primo grande test contro la Spagna di Luis de la Fuente, la semifinale di una competizione che l’Italia vuole portare a casa. Frattesi, tuttavia, non sfugge alle domande inerenti al mercato e lo interpreta a modo suo, cercando di trarre il massimo da ogni spunto legato ai dibattiti sulle possibili future destinazioni e sul prezzo complessivo di un’eventuale operazione:
“È sempre un piacere trovarsi in mezzo a questi discorsi. Vuol dire che le cose fatte in passato sono state quelle giuste, devo continuare a lavorare così e poi al resto ci penseranno Carnevali e gli altri. Ho detto al mio procuratore di chiamarmi solo in caso di cose importanti. Come scelgo la squadra futura? È una scelta importante, vanno fatte considerazioni anche in base al modulo. Un centrocampo a tre con la mezzala è sicuramente diverso rispetto a un centrocampo a due”.
Frattesi sul mercato: “Serie A o estero? Prossimo step in Italia”
Le idee nel centrocampista attualmente del Sassuolo, tuttavia, sono molto chiare. Alla domanda tra un futuro in Italia o in Inghilterra Frattesi introduce il pensiero dello “step by step”. La carriera, per Frattesi, si vive passo dopo passo e il calciatore è certo che prima di fare il grande salto sia ancora necessario restare nel proprio Paese. Il senso delle parole del calciatore risiede nella volontà di arrivare pronti a una chiamata fondamentale, una di quelle che ti cambiano la vita:
“Nella mia carriera sono sempre andato avanti step dopo step, almeno nella mia testa bisogna fare prima un altro passaggio in una squadra italiana prima di andare fuori. Sono convinto che prima o poi ci andrò, ma bisogna andarci pronti. Se la Nazionale influisce sulla scelta? Mister Mancini è molto attento anche ai giocatori delle squadre di media classifica. Incide ma non per il blasone del club ma perché vai a giocare delle partite con un appeal diverso, quello ti dà più spessore. Titolarità? Non è fondamentale, in un top club nessuno può darti garanzie”.