Silvio Berlusconi è il vero showman della politica, così lo ha definito il New York Times.
Sicuramente lo erae non solo. Berlusconi aveva una grande abilità di intrattenitore, un talento naturale nel raccontare storie e soprattutto barzellette.
Sono tantissime le occasioni in cui il Cavaliere si è cimentato nell’arte comica della barzelletta, non certo una cosa da poco. A volte anche meglio del grande Proietti, il Cavaliere è stato in grado di far ridere o storcere la bocca a tanti amici e non in giro per il mondo.
Non ha mai rifiutato una barzelletta a nessuno
Da sempre Silvio Berlusconi ha usato la barzelletta come un’arma retorica nella politica italiana sempre troppo conforme al perbenismo. Il suo raccontare barzellette, dal tavolo di amici fino ai più seri incontri con i capi di stato era un momento imprescindibile degli incontri con lui.
Il Cavaliere ha sempre cercato di trovare una risata anche nei momenti più difficile. Non sempre però è riuscito nel suo intento.
Tante le barzellette sulle donne. La più famosa forse è quella di ‘Mohammed Esposito’, raccontata ad un comizio del Popolo delle libertà.
Nelle barzellette era evidente la sua autoironia e la capacità di prendersi in giro, nella famosa barzelletta di lui che parla con Dio viene fuori in tutta la sua potenza.
Delle volte però si è sfiorato il cattivo gusto, come quando si lasciò andare la barzelletta sugli ebrei e quella su Hitler. “Diffidate da coloro che non sanno ridere”, disse il Cavaliere in riferimento alla sinistra che non rideva mai.
Berlusconi però è sempre stata una questione di risata, non ha mai voluto offendere ma al massimo lanciare un messaggio politico e chi doveva capire capiva.
Una delle ultime che Berlusconi ha raccontato più volte è quella dell’aereo con lui, Putin, il Papa e prima con Obama e poi cambiato in Biden e ancora una volta una presa in giro a se stesso.