Tragedia a Gioia del Colle, località in provincia di Bari, in Puglia. Un padre di 81 anni e un figlio di 47 sono caduti all’interno di una cisterna e hanno entrambi perso la vita. I due uomini, stando alle prime ricostruzioni, sarebbero deceduti per le esalazioni. Nella cisterna infatti era presente circa un metro e mezzo di vino e una percentuale bassissima di ossigeno.

Gioia del Colle (Bari), padre e figlio cadono in una cisterna del vino: morti asfissiati

Secondo quanto emerge dalle analisi condotte nel luogo dove si è consumato il dramma, la dinamica sembra essere la seguente: Il figlio 47enne stava pulendo la cisterna con dentro del vino e sarebbe caduto accidentalmente all’interno di essa. Avrebbe subito chiesto aiuto e il padre, nel tentativo di salvarlo, sarebbe poi caduto a sua volta.

La famiglia, non appena si è resa conto della gravità della situazione, ha subito chiamato i carabinieri. Purtroppo però l’intervento dei soccorsi è stato inutile. Al momento del loro arrivo, i due uomini erano già deceduti, con ogni probabilità, per asfissia. Nella cisterna infatti vi era un’ insufficiente percentuale di ossigeno. Il risultato è stato fatale.

Le vittime di questa tragedia che non sarebbe dovuta accadere sono Filippo Colapinto, il figlio, e Giovanni Colapinto, il padre. Il triste accidente si è verificato a Gioia del Colle, nel Barese, e più nello specifico presso la nota “Cantina storica del cardinale”. Si tratta di una cantina leggermente fuori dal centro della città.

Una volta arrivati i soccorsi, questi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dei due uomini. Per recuperare i loro corpi è stato inoltre necessario l’intervento dei sommozzatori dei Vigili del fuoco. Filippo e Giovanni sembrano essere morti ad una distanza di tempo abbastanza ravvicinata. Il decesso sarebbe stato provocato dalle esalazioni provenienti dalla cisterna.

E mentre Gioia del Colle piange la scomparsa del 47enne Filippo Colapinto e del padre Giovanni Colapinto, 81enne, i carabinieri stanno svolgendo analisi e accertamenti per fare chiarezza sulla dinamica della tragedia. Solo dopo queste analisi accertamenti si potrà stabilire forse con certezza che cosa è accaduto.

L’incidente si è consumato nella tarda serata di ieri, lunedì 12 giugno 2023. La notizia ha fatto subito il giro del web e dei social, scatenando non poche polemiche e commenti. Si tratta infatti dell’ennesima tragedia sul lavoro a Bari e provincia nel giro di pochi giorni.

Morti sul lavoro, a Bari i sindacati chiedono fatti concreti

La morte di questo padre e di questo figlio per asfissia all’interno di una cisterna contenente del vino a Gioia del Colle, purtroppo, rientra oggi in uno dei tanti, troppi, incidenti sul lavoro che si stanno verificando in queste ultime settimane in Puglia. E più precisamente nel capoluogo della Regione e provincia.

È la sesta tragedia di questo tipo che avviene in pochissimi giorni. Proprio alla luce di ciò e per questo motivo, i sindacati pugliesi continuano a chiedere maggior sicurezza sul luogo di lavoro e non solo.

Essi combattono anche per chiedere dei fatti e delle azioni che siano il più concreti possibili per combattere una grave piaga della società. Quella appunto degli incidenti e, peggio ancora, delle morti sul lavoro. Incidenti e morti di cui purtroppo sentiamo parlare ancora troppo spesso in Italia.

La richiesta dei sindacati per quella che viene definita una “vera e propria strage” è indirizzata direttamente all’amministrazione comunale, a quella regionale, e più in generale, anche al governo e alle istituzioni.

Troppi decessi sul lavoro in pochi giorni

Solo la settimana scorsa un giovane operaio di 21 anni è stato investito sulla strada statale mentre faceva il proprio lavoro, ovvero quello di segnalare agli automobilisti di rallentare, mentre i suoi colleghi stavano tagliando l’erbaccia. Prima ancora erano deceduti altre tre operai in tre cantieri diversi.

Così i sindacati sostengono:

La logica del profitto non può prevalere sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori: ecco perché il rispetto dei contratti nazionali di settore sottoscritti dai sindacati più rappresentativi e degli standard di sicurezza devono diventare baluardi inattaccabili in ogni progetto di sviluppo del territorio, specie con le opportunità fornite dal Pnrr.

Questo è quanto hanno ribadito circa due settimane fa quando hanno organizzato un flash mob a Bari, in piazza Libertà.

La Cisl infine continua inoltre a chiedere di dare vita a

Un coordinamento strutturale e continuo di monitoraggio sull’andamento dell’infortunistica, una sorta di cabina di regia simile a quella attivata durante il Covid, che è stata utilissima.