Come usufruire del Bonus Facciate 90% nel 2023? Cosa cambia nel 2023 per lo sconto in fattura? È possibile ottenere lo sconto in fattura per le spese sostenute nel 2023, a condizione che siano rispettati i criteri previsti dalla normativa.

Infatti, il bonus facciale è valido per l’anno in corso, pertanto rimane la possibilità di ottenere lo sconto in fattura, se quest’ultime risultano emesse nel 2023. Analizziamo nel dettaglio le caratteristiche che permettono di beneficiare di questa agevolazione nel 2023.

Bonus facciate, sconto in fattura nel 2023

Tra i tanti interventi non più operativi nel 2023, c’è anche il bonus facciate. Infatti, l’agevolazione non è più operativa dal 31 dicembre 2022.

Coloro che affrontano nuove interventi inerenti al bonus facciate dal 1° gennaio 2023 non possono più richiedere l’accesso al beneficio.

Nonostante siano stati presentati vari emendamenti correlati alla bozza della Manovra 2023, che chiedevano la proroga della misura, il legislatore non ha inserito questo passaggio nel testo definitivo della legge di Bilancio 2023.

Tuttavia, si tratta di un passaggio riconosciuto per le spese relative al 2020 con un beneficio fiscale del 90%.

La stessa agevolazione è stata soggetta a differimenti per le spese del 2021, mentre per quelle del 2022 è stata ridotta al 60%.

Pertanto, i contribuenti hanno potuto usufruire di una detrazione fiscale per gli interventi realizzati per la facciata di un immobile fino al 2022. Questa agevolazione prevedeva la possibilità di portare in detrazione la spesa sostenuta od optare per la cessione del credito o sconto in fattura.

È importante sottolineare che nel decreto legge n. 11/2023 sono stati abrogati lo sconto e la cessione per quanto riguarda i bonus edilizi.

Tuttavia, come evidenziato da Investireoggi.it, sono state previste diverse deroghe che permettono di sfruttare il bonus facciate anche nel 2023, a condizione che sia soddisfatto un requisito specifico.

Come funziona lo sconto in fattura 2023?

In linea generale, il fornitore applica lo sconto direttamente in fattura e può anche compensarlo con l’importo da versare. Ciò significa che se la spesa sostenuta corrisponde a 100 milioni di euro nel Superbonus 110, il fornitore può emettere uno sconto in fattura del valore compreso da 0 a 100 milioni di euro.

Molti lettori hanno sollevato vari dubbi sulla possibilità di utilizzare il bonus facciate nel 2023.

Infatti, il problema riguarda coloro che hanno sottoscritto un contratto di appalto prima della scadenza del 31 dicembre 2022 per interventi di riqualificazione della facciata della propria abitazione e si chiedono se e come possano beneficiare del bonus facciate nel 2023.

Come usufruire del Bonus Facciate 90% nel 2023?

Il nocciolo della questione ruota sulla possibilità di ottenere il bonus facciate per i lavori completati nel 2023, ma oggetto di una precedente stipula sottoscritta prima della scadenza della misura. A cui è seguito un pagamento del 40% mediante bonifico parlante per la copertura del 60% dello sconto in fattura.

Una situazione che coinvolge molti lettori, quindi cercheremo di analizzare nel dettaglio quali sono le opzioni per lo sconto in fattura per coloro che hanno siglato un contratto con tale clausola nel 2022 e i cui interventi sono iniziati nel 2023.

Ipotizzando che l’impresa abbia avviato i lavori sulla facciata dell’immobile a marzo 2023, nel periodo di giugno 2023 dovrebbe emettere lo sconto in fattura.

Il problema potrebbe essere legato al decreto legge n. 11 del 2023, in cui viene stabilito che a partire dal 17 febbraio 2023, le opere realizzate successivamente a tale data sono escluse dalla cessione del credito e sconto in fattura per la maggior parte dei bonus casa.

 Cosa cambia nel 2023 per lo sconto in fattura?

Nonostante nel decreto legge n. 11 del 2023 sia stato chiarito che a partire dal 17 febbraio 2023 non sarà più possibile richiedere l’opzione per sconto in fattura o cessione del credito. Infatti, per le diverse agevolazioni dei bonus edilizi per la casa, esistono delle “eccezioni” che offrono diverse possibilità.

Nello specifico, l’opzione riguarda i lavori realizzati in edilizia libera, a condizione che siano stati avviati prima del 17 febbraio 2023.

In pratica, per quanto riguarda l’edilizia libera, la norma spiega la possibilità di ottenere lo sconto in fattura anche per i lavori non avviati prima di tale data. A condizione che entro il 16 febbraio 2023 sia stato sottoscritto un accordo vincolante tra l’impresa e il committente. Tale atto deve confermare la fornitura di beni e servizi per l’intervento da realizzare.

Si tratta dell’individuazioni di elementi identificabili attraverso la presenza dell’acconto versato ancor prima di tale date. Nel caso in cui non sono presenti acconti, è possibile presentare un’autocertificazione. In questo caso, l’atto dovrà essere rilasciato da entrambe le parti ai sensi dell’articolo 2, comma 3 del decreto n. 11/2023.

Le opere di risanamento sulla facciata degli edifici rientrano nel pacchetto degli interventi realizzabili in edilizia libera. Nel caso specifico, il contribuente si trova nella posizione di poter dimostrare l’esistenza dell’accordo prima della scadenza del beneficio.

Accordo sottoscritto nel 2022, a cui è seguito l’acconto regolarmente versato con bonifico parlante.

In conclusione, in questi casi il contribuente ottiene lo sconto in fattura del bonus facciate.