Vittorio Sgarbi racconta alcuni aneddoti su Silvio Berlusconi e parla di quello che potrebbe succedere adesso nella politica italiana. Il critico d’arte e sottosegretario al ministero della Cultura racconta anche alcuni personali ricordi dell’ex premier.
Le parole di Sgarbi
Sgarbi ha raccontato della giornata della morte di Silvio Berlusconi e di come è venuto a sapere della notizia. “Vi racconto la mia mattinata: dopo un percorso notturno ero impegnato in un evento di fronte a Palazzo Venezia, quando un vecchio democristiano che stava a Beirut mi ha telefonato da Beirut, sembrerebbe la persona più lontana del mondo, e dice che Berlusconi è morto. Come fonte era la prima, poi mi ha chiamato anche mia sorella e dopo tutti giornali” dice Vittorio Sgarbi in un’intervista “Preso atto della sua morte abbiamo messo la bandiera a mezz’asta ad Arpino“.
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“E’ una giornata triste” racconta Vittorio Sgarbi “dobbiamo mettere insieme la morte di Berlusconi, Francesco Nuti e di Nuccio Ordine. Oggi questo è l’ennesimo momento in un cui racconto che gli sono stato vicino dal punto di vista personale”.
Quel caso della nipote di Mubarak
Sgarbi ha ricordato anche il caso Ruby.
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L’eredità di Berlusconi
Vittorio Sgarbi si è anche focalizzato sulla scomparsa e sull’eredità che Silvio Berlusconi ha lasciato al Paese.
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