Un rapporto molto forte quello che legava l’ex premier Silvio Berlusconi e il presidente turco Erdogan. La prima volta che si sono incontrati è stato venti anni fa, quando il Partito della Giustizia e dello Sviluppo vinse per la prima volta le elezioni in Turchia.

Cosa legava Berlusconi ad Erdogan

Un legame poco noto ai più ma molto forte, quello tra Silvio Berlusconi e Recep Tayyip Erdogan. Un rapporto di fatto iniziato più di venti anni fa, quando nel 2002 dopo la prima vittoria elettorale di Erdogan, l’ex premier fu uno dei primi leader europei ad andare ad Ankara. Tante le analogie tra l’attuale presidente turco e Silvio Berlusconi, e fu proprio quest’ultimo a sottolinearle:

“Entrambi abbiamo fondato un partito, abbiamo vinto le elezioni presentandoci come alternative credibili a poteri forti e illiberali, entrambi sogniamo di fare riforme necessarie per i nostri Paesi, condividiamo il desiderio di lavorare per la pace nell’intera regione”.

Entrambi infatti hanno fatto il loro esordio sulla scena politica proponendosi come alternative a sistemi considerati non più al passo coi tempi e corrotti. Nel 2003 Erdogan invitò l’allora presidente del Consiglio in Turchia per fare da testimone di nozze al figlio Bilal.

Un rapporto che è andato aldilà dei ruoli politici

I primi anni 2000 hanno visto una grande vicinanza alla Turchia da parte dell’Italia, soprattutto per un possibile ingresso nell’Ue mai avvenuto. I due leader avevano un’intesa su tantissimi temi diversi e la capacità di riuscire a trattare con Putin meglio di chiunque altro, una ‘dote’ che è valsa il ruolo di mediatore ad Erdogan in alcune fasi del conflitto in Ucraina. Un filo con Mosca che accomuna sia il presidente turco che Berlusconi che con Putin vantava un rapporto esclusivo. Ma il legame tra il fondatore di Forza Italia e il presidente turco non finisce qui: dopo la fine dell’esperienza a Palazzo Chigi è andato a visitare il proprio amico Tayyip-come lo chiamava lui- nel 2018 ed ha continuato a sostenere che mantenere i rapporti con la Turchia è fondamentale per il futuro del nostro Paese.