Nuove accuse alla Cina in relazione alla diffusione della pandemia di Covid: questa volta a scagliarsi contro il Paese asiatico è l’Inghilterra. E a farlo è in particolare il Sunday Times, giornale fondato nel 1821 e distribuito nel Regno Unito e in Irlanda. Secondo il settimanale il virus SARS-CoV-2, nuovo ceppo di coronavirus che ha dato origine al Covid-19, sarebbe frutto di un incidente di laboratorio.

Tutto avrebbe avuto origine in un laboratorio dell’istituto di virologia di Wuhan. Secondo un lungo report del giornale, le autorità cinesi sono responsabili di aver insabbiato quanto accaduto. A supporto della propria tesi, il Sunday Times cita documenti e comunicazioni top secret, oltre a fonti autorevoli che includono l’intelligence statunitense. Proprio gli 007 americani sono da tempo sulle tracce delle origini del virus.

Le accuse del settimanale con sede a Londra sono alquanto gravi: il Sunday Times sostiene che la Cina stesse conducendo esperimenti su un virus modificato in laboratorio, sotto supervisione del ministero della Difesa cinese. Una possibile soluzione in vista di un’eventuale guerra batteriologica, che avrebbe portato il governo del Paese del Dragone a nascondere le proprie ricerche alle autorità straniere.

Dall’Inghilterra nuove accuse alla Cina sul Covid, gli scienziati cinesi sarebbero al lavoro dal 2012

Non si tratta certo della prima volta che l’istituto di virologia di Wuhan finisce nel mirino di teorie complottiste. Lo stesso istituto avrebbe sottoposto alcuni topi geneticamente modificati a degli esperimenti, allo scopo di dare vita a virus sempre più potenti e infettivi. Proprio il SARS-CoV-2 sarebbe il frutto di una “miscela” tra il coronavirus W1Y1, il SHC014 e un altro patogeno simile alla Sars.

Sempre secondo le accuse, gli scienziati cinesi sarebbero stati al lavoro sul virus fin dal 2012. Avrebbero persino presentato il brevetto di un vaccino già nel febbraio del 2020. Dal canto suo, il governo cinese avrebbe coperto i malori di alcuni suoi ricercatori dell’istituto. Poi, nel 2020, sarebbero nati i primi veri focolai. Il Sunday Times sottolinea come questi ultimi siano avvenuti proprio intorno all’istituto.

Il giornale britannico conclude che non ci sia alcuna prova evidente della creazione del virus in laboratorio. Tuttavia ciò sarebbe dovuto soprattutto all’oscurantismo del governo cinese. Le fonti ascoltate e gli studi effettuati, tuttavia, dimostrerebbero la realtà dei fatti.