Il Milan rappresenta uno degli aspetti fondamentali se si vuole raccontare e ricordare Silvio Berlusconi. Al club rossonero l’ex Presidente del Consiglio ha dedicato gran parte della sua vita togliendosi soddisfazioni straordinarie. La politica, l’imprenditoria e allo stesso modo il calcio. Non c’era una scala gerarchica, in ogni settore in cui era impegnato ha dato il massimo cercando di fare del suo meglio. Nell’ambito sportivo ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissato e occupa per questo un posto d’onore nel cuore di tutti i tifosi rossoneri, ma anche di tutti quei calciatori, allenatori e dirigenti che hanno percorso al suo fianco una parte della loro carriera. Della scomparsa di Silvio Berlusconi, Sebastiano Rossi, ex portiere che ha vestito per oltre un decennio la maglia del Milan, ha parlato con emozione e dispiacere in esclusiva a Tag24.

La scomparsa di Silvio Berlusconi, Sebastiano Rossi a Tag24

La morte di Silvio Berlusconi ha sconvolto il mondo della politica e della comunicazione ma anche quello dello sport. L’ex presidente del Milan, negli ultimi anni aveva sposato il progetto Monza raggiungendo traguardi che sembravano impossibili fino a poco tempo prima, culminati con la promozione e la permanenza in Serie A. Negli anni ha vinto tutto, con i rossoneri si è tolto le soddisfazioni più grandi. Ventinove trofei in trentuno anni d’amore, Berlusconi sarà sempre il presidente più vincente e amato dai tifosi del Milan. Negli anni d’oro del club, a difendere i pali c’era Sebastiano Rossi che sotto la guida del patron Berlusconi, ha vinto cinque scudetti, tre Supercoppe italiane, una Coppa intercontinentale, due Supercoppe Uefa e una Champions League. Un palmarès incredibile collezionato in oltre dieci anni e 240 presenze con la maglia rossonera addosso.

“Il presidente Berlusconi era una persona speciale. Ha dato tantissimo al calcio – ha detto l’ex portiere ai microfoni di Tag24 – e non solo. Mi ricordo soprattutto una frase tra le tante che ci diceva spesso. Uno dei sui motti era: ‘combattere contro la sfortuna, l’invidia e l’ingiustizia’. Questo è l’insegnamento principale che mi ha lasciato negli spogliatoi ma che vale anche nella vita quotidiana”.

I ricordi della sua esperienza al Milan

Approdato al Milan nell’estate del 1990, Sebastiano Rossi ha vestito la maglia rossonera fino alla fine della stagione 2001-2002. “Di ricordi ne ho tantissimi. Era una persona incredibile, uno che sapeva trasmettere positività in qualunque circostanza. Ci diceva sempre di credere in quello che stavamo facendo. Aveva costruito una società incredibile, organizzata alla perfezione e lui faceva sentire sempre la sua presenza”, ha detto l’ex portiere.

Dodici anni di carriera e un rapporto, con il presidente Berlusconi, che si è costruito nel tempo: “Quando sono arrivato al Milan l’ho fatto in punta di piedi – ha continuato Sebastiano Rossi – ero sulle mie e non mi prendevo chissà quale familiarità dal dottor Berlusconi. Poi devo dire che man mano, con il passare degli anni, il nostro rapporto è cambiato e io ho iniziato a stuzzicarlo un po’ in modo simpatico. A lui faceva piacere, forse non era abituato ma siamo entrati più in confidenza”.

L’amore per i tifosi del Milan

Era un presidente diverso Silvio Berlusconi. Era soprattutto un calcio diverso. “Tutto quello che ha fatto al Milan lo ha fatto per i tifosi. Era una persona ambiziosa – ha continuato Rossi – che voleva vincere e ci è riuscito. Ma soprattutto ci ha trasmesso l’amore, il rispetto e la devozione per il popolo rossonero che per lui era la cosa principale”.

La sua scomparsa porta con sé un dispiacere enorme per chi lo ha conosciuto e ha avuto modo di lavorarci. “Devo ammettere che oggi sono distrutto – ha concluso Sebastiano Rossi – è davvero un giorno triste. Silvio Berlusconi mancherà a tutti. È sempre stata una persona positiva, ottimista. Un uomo di valori, un giusto, uno che aveva delle idee, degli obiettivi da raggiungere e che ha sempre difeso ciò che riteneva fosse giusto”.