Il bassista dei Rolling Stones, Bill Wyman, di nuovo con la band per il prossimo album di inediti dopo un’assenza di 30 anni. Torniamo indietro nel tempo e ripercorriamo le motivazioni che all’epoca convinsero il musicista ad allontanarsi dal gruppo rock britannico.
Perchè Bill Wyman ha lasciato i Rolling Stones 30 anni fa
Il quotidiano del Regno Unito, The Sun, ha recentemente lanciato uno scoop: l’ex bassista dei Rolling Stones, Bill Wyman, è volato a Los Angeles nello studio di registrazione del gruppo per collaborare al prossimo album di inediti. Questo sarà dedicato al batterista Charlie Watts, storico componente scomparso a 80 anni, nel 2021, dopo un’operazione d’urgenza al cuore.
La notizia è stata lanciata da tutti i quotidiani, rendendo felici soprattutto in fan, in quanto il musicista, 30 anni fa, aveva preso la decisione di lasciare la band rock britannica di ultra successo. Era il 1993 e Bill aveva 57 anni.
A quanto pare i motivi ufficiali sono rimasti silenti per parecchio tempo, fino a quando si parlò di alcuni problemi fisici che impedivano al bassista di continuare la vita da rockstar. O più semplicemente, l’uomo voleva vivere una vita normale.
Nel corso di un’intervista del passato, il chitarrista Keith Richards, ai rumors sulla separazione, aveva risposto:
Sono stufo di sentire voci, pettegolezzi e stronzate. Comunque tutto ciò non fermerà gli Stones. Io poi non saprei cosa potremmo fare d’altro. Forse Bill ha trovato la felicità gestendo la sua catena di ristoranti… non so che dire.
Ma i pettegolezzi subito dopo sono diventati realtà e Wyman si è sempre detto non pentito della scelta fatta:
Era tempo di finirla con quella vita, era tempo di fare altre cose. Ora sono me stesso, finalmente. Per più di trent’anni mi hanno chiamato The silent Stone, quello silenzioso. Poi, dopo il ’93, in molti mi hanno domandato: perché non hai mai detto niente a nessuno, prima? Perché nessuno mi ha mai chiesto niente, ho sempre risposto.
Subito dopo la decisione, l’artista è stato attivo in molti altri cambi. Ha scritto sette libri, si è dato alla fotografia esponendo le sue immagini in giro per il mondo e ha brevettato un metal detectors.
Il suo rapporto con il gruppo
Il suo rapporto con gli altri membri dei Rolling Stones, dopo la sua decisione, non fu dei migliori:
Quando ho lasciato gli Stones per la prima volta, ci sono voluti alcuni mesi per ricostruire il rapporto con loro. Fu piuttosto stressante, non volevano che me ne andassi. Così diventarono degli stronzi. Invece di essere gentili e di dirmi: ‘Trent’anni alla grande. Ciao, amico’, Mick diceva le cose più assurde, cose stupide con quel suo atteggiamento da viziato. Diceva: ‘Oh, beh, se qualcuno deve suonare il basso, lo farò io. Non può essere così difficile’. E Keith disse: ‘Nessuno lascia questa band a meno che non sia in una scatola di legno.'”.
Un altro episodio spiacevole fu nel 2012, durante il concerto evento dei 50 anni di carriera a Londra della band. Il bassista fu invitato sul palco solo per due canzoni, invece che per l’intero show:
Se provi a tornare indietro e ad avere una relazione con qualcuno, non funziona. Ed è lo stesso musicalmente. È stata una tantum. Cinque minuti. Ok, mai più. Nessun rimpianto, siamo ancora grandi amici.
La grande fratellanza che tuttavia lo ha sempre legato a Mick Jagger e Charlie Watts, Bill non l’ha mai nascosta. E’ questa la motivazione che lo ha spinto a dire di sì al nuovo progetto, che sarà un vero e proprio omaggio al suo grande amico scomparso.
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