Moratti da una parte, Berlusconi dall’altra. Due presidenti che hanno scritto la storia calcistica di Inter e Milan ma se vogliamo più in generale del nostro Paese. Due personaggi amati e osannati dai tifosi, o meglio ancora, gli ultimi tifosi veri a governare un club. Un rapporto, il loro, di stima e sana competizione. Hanno vinto tanto entrambi, ma non si sono mai pestati i piedi e soprattutto mai si sono mancati di rispetto. Tanti ricordi, un grande dolore. La morte di Silvio Berlusconi ha segnato Massimo Moratti, come ci ha raccontato l’ex presidente nerazzurro intervenendo ai microfoni di Tag24.
Morte di Silvio Berlusconi, Moratti a Tag24
Silvio Berlusconi non c’è più, si è spento questa mattina all’Ospedale San Raffaele all’età di 86 anni dopo l’ennesimo ricovero degli ultimi mesi. La notizia ha fatto in pochi minuti il giro del mondo ed ha sconvolto e coinvolto tutti. Personaggio controverso, ma senza alcun dubbio geniale per molti aspetti, ha cambiato il modo di fare comunicazione e ha scritto la storia del nostro Paese dal punto di vista politico e imprenditoriale ma anche sportivo. Con il Milan ha vinto tutto, costruendo una squadra formidabile, capace di salire sul tetto del mondo. Ha scoperto talenti, ha formato allenatori, ha entusiasmato ed emozionato il popolo rossonero.
Negli stessi anni, sull’altra sponda del naviglio, c’era un altro grandissimo presidente: Massimo Moratti. Stima reciproca, affetto sincero e tanta sana competizione sportiva per due personaggi amati ed osannati dalle proprie tifoserie. In un modo, o nell’altro, sono stati i protagonisti indiscussi del calcio italiano per anni. Ed è un Moratti ancora scosso dalla notizia della morte di Berlusconi, quello che è intervenuto ai microfoni di Tag24: “Sono sinceramente dispiaciuto – ha detto lo storico presidente dell’Inter – mi sembra ancora irreale. Era già successo altre volte che Berlusconi venisse ricoverato, aveva qualche problema di salute ed era noto ormai, ma alla fine grave o non grave, ce la faceva sempre a riprendersi e a tornare a casa. Ancora non ci credo che questa volta sia andata diversamente”.
Il racconto di Berlusconi
Massimo Moratti poi prosegue, dedicando un pensiero a ciò che Silvio Berlusconi ha rappresentato per ogni cittadino italiano: “La sua presenza era una costante. È una persona che ha inciso tantissimo nella vita di ognuno di noi. Si può non esser stati d’accordo, nel tempo, dal punto di vista politico. Ma questo non toglie che sia stato un personaggio importantissimo che ha partecipato alla nostra vita e noi abbiamo tutti partecipato alla sua”.
Immancabile il passaggio sull’aspetto sportivo. Milano, una città, due squadre, due presidenti storici. Hanno scritto, in maniera contrapposta, pagine straordinarie del calcio italiano. “Abbiamo fatto tutto per il bene dei tifosi. C’era competizione – ha raccontato Moratti sul suo rapporto con Berlusconi – ma allo stesso tempo c’era anche amicizia e tanto rispetto. Questo ha fatto si che ci fosse rispetto anche tra le due tifoserie. È un aspetto che non va sottovalutato. Non c’è mai stata polemica tra me e lui e soprattutto non c’è mai stata all’interno dei nostri gruppi di lavoro. Lui ha agito con grande generosità – ha continuato l’ex presidente nerazzurro – cercando di far felici più persone possibili e ci è riuscito vincendo tanto. Questo era il nostro scopo, il motivo per cui un tempo si decideva di diventare presidente di una squadra di calcio. Era tutto diverso. La sua qualità più grande è stata sempre questa: la generosità, nel calcio e nella vita” ha concluso infine Massimo Moratti.