La morte di Silvio Berlusconi, l’addio del presidente della Figc Gabriele Gravina diffusa attraverso i canali ufficiali delle federazione. “Silvio Berlusconi ha cambiato la storia del calcio italiano”. Il presidente della Figc Gravina ha commentato con un messaggio di stima la scomparsa dell’ex presidente del consiglio. Silvio Berlusconi è morto oggi, mentre era ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano dallo scorso venerdì. Il calcio italiano, così come la politica, sta rendendo omaggio all’ex padrone del Milan, una delle squadre più vincenti di tutti i tempi in Italia ma anche in Europa. Il numero uno della federazione italiana di calcio, Gabriele Gravina, attraverso una nota diffusa dai canali ufficiali, ha voluto mandare il suo saluto a Silvio Berlusconi scomparso a 86 anni. “Ha cambiato la storia del calcio italiano – si legge nel comunicato che riporta il pensiero del presidente della Figc – è stato un vincente che ha saputo imprimere un’impronta chiara e indissolubile nello sviluppo del nostro mondo”.

Morte Berlusconi, l’addio del presidente Gravina “ha cambiato la storia del calcio italiano”

Il suo contributo in termini di passione, di innovazione e di investimenti, sempre con un’attenzione particolare al bel gioco e al divertimento, è stato fondamentale per l’affermazione del nostro movimento in campo internazionale”.

Il Milan di Berlusconi ha lasciato sicuramente un segno nel calcio italiano e non solo. Ha rivoluzionato il modo di pensare il calcio, anche in termini economici, oltre ad esaltare soprattutto nei suoi primi anni, il gioco affidandosi a Sacchi e al suo modo innovativo di organizzare le squadre. E questo viene sottolineato dai vertici della Federazione che oggi sono in lutto per la scomparsa del Cavaliere. “Il suo contributo – queste le dichiarazioni di Gravina sul passato calcistico di Berlusconi – in termini di passione, di innovazione e di investimenti, sempre con un’attenzione particolare al bel gioco e al divertimento, è stato fondamentale per l’affermazione del nostro movimento in campo internazionale”. I passaggi della lunga lettera scritta dal numero uno della Federcalcio, ricordano Silvio Berlusconi a tutto tondo. Perché oltre ad essere stato il presidente vincente del Milan, è stato anche a capo del governo dopo aver fondato il partito di “Forza Italia”. “Quattro volte presidente del Consiglio – ha proseguito Gravina ripercorrendo la carriera politica di Berlusconi – è entrato in politica nel 1993 dopo i successi imprenditoriali nel campo dell’edilizia e nel settore delle comunicazioni e dei media, Berlusconi è stato il politico rimasto più a lungo in carica (3339 giorni) nel ruolo di presidente del Consiglio dell’Italia repubblicana”.

Il presidente della Figc Gravina ricorda i successi raggiunti da Berlusconi con il suo Milan

Da sempre grande appassionato di calcio nel 1986 è diventato presidente del Milan, carica che ha ricoperto fino all’aprile 2017. Sotto la sua presidenza la squadra ha conquistato 29 trofei, vincendo ben 8 Scudetti e 5 Champions League e affermandosi come una delle squadre più forti di tutti i tempi. È ad oggi il presidente più vincente nella storia del calcio italiano”.

Una ricostruzione completa dei passi compiuti dal Cavaliere scomparso oggi a seguito di una malattia resa pubblica da pochissimo tempo ma che lo aveva colpito circa due anni fa (almeno così è stato reso noto). Poi di nuovo il ricordo di Gravina è tornato su quella che probabilmente era tra le più grandi passioni di Berlusconi, il calcio e le varie tappe del suo percorso alla guida dei rossoneri. “Da sempre grande appassionato di calcio – si legge ancora nella nota – nel 1986 è diventato presidente del Milan, carica che ha ricoperto fino all’aprile 2017. Sotto la sua presidenza la squadra ha conquistato 29 trofei, vincendo ben 8 Scudetti e 5 Champions League e affermandosi come una delle squadre più forti di tutti i tempi. È ad oggi il presidente più vincente nella storia del calcio italiano”. Abbandonato il Milan di cui era tifoso, aveva trovato il modo di rientrare in quel mondo che ha sempre amato, facendo anche in questa occasione una sorta di piccolo capolavoro calcistico, visto che ha portato il Monza nel calcio che conta. “Nel settembre 2018 – ha concluso Gravina – ha acquistato il Monza, raggiungendo una doppia promozione dalla Serie C alla Serie A e portando nel 2022 per la prima volta il club brianzolo nella massima serie. Nel 2016 è entrato a far parte della ‘Hall of Fame del Calcio Italiano”.