Nell'ambito del settore immobiliare, l'Attestato di Prestazione Energetica (APE) rappresenta un elemento chiave nelle transazioni e nelle ristrutturazioni. Tuttavia, non tutte le situazioni richiedono necessariamente la presentazione obbligatoria dell’APE. Ecco quando non serve e quando invece è obbligatoria la certificazione di attestazione energetica.
L'APE, introdotto dal Decreto Legislativo 192 del 19 agosto 2005, è un documento indispensabile in vari contesti legati all'immobiliare. Esso rappresenta un'analisi complessiva delle prestazioni energetiche di un edificio e si rende necessario principalmente in tre occasioni:
Oltre a questo, l'APE è richiesto anche per le nuove costruzioni.
L'APE attribuisce una classe energetica all'edificio sulla base di una scala che va dalla A4, punteggio massimo, alla G, punteggio minimo. Un punteggio basso corrisponde a un consumo energetico più elevato dell'edificio. Nonostante ciò, la normativa vigente prevede alcuni casi di esenzione.
L'elaborazione di un APE è responsabilità di un tecnico qualificato che, dopo un'accurata ispezione dell'immobile, stila il documento sulla base dell'efficienza termica e energetica dell'edificio. Tuttavia, ci sono alcune tipologie di immobili che sono esonerate da questa obbligatorietà. Queste includono:
L'APE ha una validità di 10 anni e riguarda sia le unità immobiliari singole che i condomini. È importante notare che ogni modifica significativa dell'edificio o dell'abitazione, che incida sulla classe energetica, richiede un aggiornamento dell'APE. Questi interventi possono includere la sostituzione della porta d'ingresso, l'installazione di un cappotto termico, la ristrutturazione del vespaio o l'aggiunta di una nuova pompa di calore.
L'APE dovrebbe contenere una serie di informazioni essenziali, tra cui:
La non osservanza delle disposizioni relative all'APE può comportare pesanti sanzioni, che variano a seconda del ruolo dell'inadempiente (certificatore, costruttore, direttore dei lavori, venditore).
Oltre ai casi di esenzione menzionati in precedenza, esistono ulteriori situazioni, elencate all'art. 3 comma 3 del D. Lgs 192/2005 e all'appendice A del D.M. Linee guida APE 26/06/2015, in cui l'immobile non necessita di un APE.
Questi includono:
La Certificazione Energetica, o Attestato di Prestazione Energetica (APE), è invece fondamentale in molteplici situazioni immobiliari. Questa certificazione è obbligatoria durante la compravendita e donazione di proprietà, affitto di edifici o unità immobiliari singole e nella pubblicazione di annunci immobiliari. È richiesta anche alla fine della costruzione di nuovi edifici e dopo ristrutturazioni significative, oltre che per beneficiare del Superbonus e dell'Ecobonus. Inoltre, la Certificazione Energetica è obbligatoria per edifici pubblici e aperti al pubblico e per nuovi contratti o rinnovi per la gestione di impianti termici o di climatizzazione in edifici pubblici.
Se vengono effettuati lavori di riqualificazione o ristrutturazione che modificano la prestazione energetica di una proprietà, l'attestato deve essere aggiornato. Tuttavia, non è necessario sostituire l'ACE (Attestato di Certificazione Energetica) preesistente, risalente a prima del 6 giugno 2013, con un APE, mentre l'AQE (Attestato di Qualificazione Energetica) non può sostituire l'APE.
Il mancato rispetto di queste normative può comportare sanzioni significative, quindi è fondamentale garantire il rispetto delle linee guida per la Certificazione Energetica.