Quota 41 per tutti dal 2024? Lo scorso 30 maggio si è svolto l’incontro tra governo e sindacati a Palazzo Chigi in cui si è discusso anche di riforma delle pensioni. Al momento l’idea di introdurre “Quota 41″ per tutti, senza limiti di età, sembra lontana dall’essere realizzata, anche se la Lega non molla.
Quota 41 per tutti dal 2024?
Di Quota 41 è tornato a parlare il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (Lega), che in un’intervista a Repubblica ha assicurato che a gennaio non si tornerà alla Legge Fornero.
“Avremo una quota 41 con 61 o 62 anni per il solo 2023, come misura ponte verso la riforma organica che faremo il prossimo anno. Spenderemo meno di un miliardo per agevolare 40-50 mila lavoratori. Pensavamo anche a un bonus per chi resta a lavorare, ma la prudenza di bilancio ci induce a rinunciare. Anche con quota 102 del governo Draghi è stato così: una misura ponte pensata per 16 mila persone e scelta dalla metà. In manovra metteremo una formula che evita lo scalone di gennaio per un gruppo di lavoratori”.
Dunque, come ammesso dallo stesso Durigon, “non è quanto abbiamo promesso in campagna elettorale, ma per una riforma complessiva delle pensioni bisogna discuterne con i sindacati e ci vuole tempo”.
Il problema dei costi
L’ostacolo sulla strada che porta a Quota 41 per tutti è sempre quello legato ai costi. Una misura che valga per tutti costerebbe 4 miliardi il primo anno e poi a salire.
Durigon comunque sottolinea che
“Limitandola a 61 o 62 anni, con il divieto di cumulo con un reddito da lavoro, il costo scenderebbe sotto il miliardo, con un piccolo trascinamento nel 2024. Poi ci sarà la riforma. Vogliamo intanto separare la spesa per assistenza da quella per la previdenza, per dare un segnale di sostenibilità delle pensioni italiane all’Europa e ai mercati. E poi, penso a una flessibilità in uscita per tutti, a partire da una certa età e tenendo conto che il metodo contributivo sta diventando prevalente tra i lavoratori. Rivedremo tutte le uscite anticipate, con un occhio di riguardo a giovani, donne e mestieri usuranti”.