Lo Spezia è retrocesso in Serie B: il racconto dei tre anni in A. – Spareggio amaro per lo Spezia di Leonardo Semplici, che perde la sfida del “Mapei Stadium” contro il Verona per 1-3 e torna in Serie B al suo terzo anno in massima serie. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca alla squadra ligure, che nelle ultime sette partite di Serie A (escluso lo spareggio), ha raccolto soltanto quattro punti e si è ritrovata a giocarsi la salvezza in soli 90′ in campo neutro. 1-3 il risultato finale in una partita che si era già messa male al 5′, quando Faraoni ha portato in vantaggio i suoi. L’immediato pareggio di Ampadu aveva fatto ben sperare i tifosi spezzini, ma tra il 26′ e il 28′, la doppietta di Ngonge ha spezzato l’entusiasmo dei liguri.
Allo Spezia rimane comunque la gioia di tre anni in Serie A, dove è riuscito a imporsi in campi complicati, ma soprattutto a ottenere per due anni una salvezza a tratti insperata e in condizioni non semplici. Dal “miracolo” ai playoff promozione in Serie B alla retrocessione: il racconto dei tre anni dello Spezia in Serie A.
Spezia retrocesso in B: dall’exploit con Italiano alla salvezza al primo anno in Serie A
Era il 31 luglio 2020. Il campionato di Serie B – come gli altri – era ripreso da qualche settimana dopo lo stop forzato a causa del Covid e lo Spezia aveva battuto la Salernitana in trasferta per 1-2, ottenendo la qualificazione ai playoff per la promozione in Serie A da terza in classifica. Essendo la prima delle escluse dalla promozione diretta, la formazione spezzina era senza dubbio una delle favorite alla vittoria finale dei playoff. Il cammino, però, si complica e non poco. Nella semifinale d’andata contro il Chievo Verona, lo Spezia cade per 2-0 al “Bentegodi” e sembra quasi dire addio ai sogni promozione.
Al ritorno, però, c’è la rimonta: 3-1 e qualificazione in finale ottenuta grazie al miglior piazzamento in classifica. L’entusiasmo cresce e lo Spezia vince anche la finale d’andata al “Benito Stirpe” di Frosinone per 0-1, con gol di Gyasi. Al ritorno il Frosinone vince con lo stesso risultato, ma ancora grazie al miglior piazzamento in classifica, ottiene l’aritmetica promozione in Serie A.
Un giorno storico per la città di La Spezia: è la prima volta per il club bianconero in massima serie. L’allenatore era Vincenzo Italiano, che negli anni si sta affermando come uno dei profili italiani migliori in panchina. L’allenatore rimane anche l’anno successivo e lo Spezia ottiene una salvezza in Serie A che a inizio stagione sembrava quasi impossibile. Intanto il club passa dalla famiglia Volpi a Robert Platek, imprenditore statunitense. La squadra ottiene la salvezza, ma soprattutto è l’anno in cui vengono fuori i primi calciatori. Nzola segna 11 gol, Giulio Maggiore si afferma con personalità e costanza, così come i vari Erlic e Simone Bastoni.
Il blocco mercato, la seconda salvezza consecutiva e la retrocessione al terzo anno
L’anno dopo inizia non nel migliore dei modi. Vincenzo Italiano rinnova fino al 2023 il 2 giugno, ma il 30 decide di rescindere il contratto per approdare alla Fiorentina. Arriva così Thiago Motta, che deve però fare i conti con il blocco del calciomercato imposto dalla FIFA a causa di alcune irregolarità nel tesseramento di giovani calciatori. La squadra non può dunque essere rinforzata, ma c’è da tenere i miglior calciatori in rosa e provare a raggiungere la salvezza con le forze a disposizione. E così avviene: lo Spezia arriva sedicesimo in campionato, a +6 dalla zona retrocessione e rimane in Serie A.
Nel 2022/23, stagione attuale, lo Spezia ha più difficoltà del previsto. Luca Gotti, scelto come allenatore a inizio stagione, viene esonerato alla ventiduesima giornata. A lui subentra Leonardo Semplici, che nelle prime giornate dava l’impressione di poter dare una svolta. Alla fine però non è bastato: lo Spezia retrocede in Serie B dopo aver perso lo spareggio contro il Verona.