Fratelli Esposito finali perse – E’ semplicemente una domenica bestiale, non una qualsiasi, a condannare inesorabilmente con tre verdetti dallo stesso sapore le squadre di appartenenza di tre fratelli. Sebastiano, Salvatore e Francesco Pio, che sono legati da una profonda passione per il calcio, calciatori di professione purtroppo hanno perso la finali che hanno giocato.

Quella che doveva essere per loro, e per la loro famiglia (padre e nonno calciatori, il primo difensore nelle giovanili del Napoli, il secondo trequartista tra i dilettanti) una meravigliosa favola da raccontare si è trasformata in un incubo per i tre fratelli. Non dimenticheranno facilmente la serata dell’11 giugno 2023, anzi darebbero volentieri un calcio a quell’amarezza che ha caratterizzato il loro finale di stagione.

Lo sport è competizione e quando si perde, la sconfitta lascia quasi sempre la sensazione di un pugno nello stomaco da dover incassare in maniera inerme. Ma alla fine dei conti, il riscatto si ripresenta sempre e il calcio dà nuova e moltiplici possibilità per riprovare a vincere, opportunità che anche Sebastiano, Salvatore e Francesco Pio avranno di nuovo, magari nella stessa serata, come sarebbe potuto accadere ieri sera. Si dice spesso che quello che viene tolto, prima o poi sarà restituito: nel mondo del pallone spesso questa massima si è concretizzata, e di esempi ce ne sono a bizzeffa, l’importante è farsi trovare sempre pronti, soprattutto al momento giusto.

Fratelli Esposito, finali perse: sconfitti con le maglie di Bari, Spezia e Italia Under 20

I fratelli Esposito, a distanza di poche ore, (due quasi simultaneamente) sono scesi in campo con le loro squadre. Il primo è stato Sebastiano, classe 2002 attaccante e di proprietà dell’Inter, arrivato in Puglia dall’Anderlecht nella sessione del calciomercaro di Gennaio. Con il suo Bari era ad un passo dal ritorno in serie A: la squadra biancorossa di De Laurentii Junior era veramente a pochi secondi dalla promozione alla massima serie, svanita per Pavoletti.

A gelare i sogni serie A del giocatore partenopeo e dei galletti in Bari-Cagliari, finale di ritorno dei Play off di serie B, è stato l’attaccante livornese ex Napoli. Subentrato da poco ha determinato con una zampata decisiva la partita a favore della propria squadra. Alla fine solo tanta delusione e moto silenzio tra i 60mila del San Nicola ed invece tanti tanti chiassosi festeggiamenti dei tifosi isolani.

Il secondo invece è stato Salvatore anche lui partito titolare con il suo Spezia a Reggio Emilia, per giocare sul terreno del Mapei Stadium lo spareggio per non retrocedere contro il Verona. Stessa sorte per il primo dei fratelli, il classe 2000, anche lui acquistato a Gennaio ma dalla Spal, ha visto soccombere la sua squadra per 3-1 sotto i colpi dell’Hellas. Questa sconfitta ha avuto un risvolto più drammatico (sportivamente parlando), ha spedito il giovane calciatore napoletano e i suoi compagni in serie B.

Il terzo fratello, Francesco Pio, il più talentuoso della famiglia, protagonista in Argentina con prestazioni da sogno (gol di tacco fantastico contro la Volombia ai quarti di Finale) ha giocato la finale mondiale del torneo under 20 contro l’Uruguay. Sceso in campo al 56esimo da subentrato al posto di Ambrosino dopo che i due fratelli avevano già buttato lacrime amare per le due sconfitte nel frattempo subite, ha vissuto la stessa triste situazione di Sebastiano e Salvatore. Gli azzurrini hanno perso la finalissima per 1-0.

Il settore giovanile dell’Inter: li accumuna la militanza

Tanto Sebastiano, quanto Salvatore e Francesco Pio, hanno fatto la trafila giovanile nell’Internazionale di Milano. Milanesi di adozione, hanno vestito il neroazzurro e grazie alla società meneghina sono arrivati al calcio che conta. Sebastiano ha iniziato a calciare la palla nel Club Napoli, scuola calcio di Castellamare di Stabia (fucina di tanti campioni che poi hanno militato in A) insieme a Sebastiano.

Quando la famiglia si traferisce a Brescia, i due fratelli indossano la maglia delle rondinelle. Poi nel 2014 arriva l’Inter: da quel momento tutti e tre i ragazzi, compreso il più piccolo entrano a far parte della grande famiglia neroazzurra. Vestono la maglia per tutto il tempo del settore agonistico. Sebastiano si farà conoscere prima, grazie all’approdo in prima squadra sotto l’ala protettrice di Antonio Conte che lo fa esordire anche in Champions. Dopo il primo anno di seria A viene mandato in prestito: Spal, Venezia, Basilea e Anderlecht le sue tappe prima di ritornare in Italia allo Spezia.

Salvatore non giocherà mai con la prima squadra: Spal, Ravenna, Chievo e di nuovo Spal invece le tappe del primogenito di Agostino e Fulvia. Francesco Pio, invece non ancora fa il suo esordio nel calcio che conta: la sua ultima stagione l’ha trascorsa alla corte di Chivu, con la maglia della primavera con cui ha segnato 15 gol in campionato e uno in Youth League.