Ieri, Theodore J. Kaczynski, il serial killer noto come Unabomber, è morto all’età di 81 anni nel carcere federale di Butner, in North Carolina. La notizia è stata riportata dal New York Times. Si trovava a Butner per scontare la propria pena, dopo aver portato spavento negli Stati Uniti per oltre 15 anni, inviando bombe artigianali, fabbricate in casa. La sua attività di bombarolo si è svolta tra il 1878 e il 1995 e ha portato all’uccisione di 3 persone, altre 23 sono invece rimaste ferite. Gli attentati avevano bersagli ben identificati: accademici, uomini d’affari e civili. L’obiettivo dichiarato di Unabomber era provocare il collasso “dell’ordine sociale moderno”.
Morto in carcere Theodore Kaczynski: chi era prima di diventare Unabomber
Fin dalla giovane età, un test ha determinato che il suo quoziente intellettivo corrispondeva a 165-170, un risultato raggiunto da circa il 2% delle persone. Ciò ha permesso, a un Kaczynski undicenne e con un’intelligenza fuori dal comune, di passare alla classe successiva. Si tratta, secondo quanto raccontato da Kaczynski, di un evento chiave della sua vita, in quanto è stato vittima di bullismo. Successivamente, Kaczynski si è laureato a Harvard e ha frequentato l’Università del Michigan, ottenendo un master e un PhD in Matematica.
Negli anni Settanta, Kaczynski ha deciso di interrompere la propria carriera accademica e di ritirarsi in una baracca isolata nel Montana. Qui Kaczynski è diventato Unabomber e ha iniziato a inviare pacchi esplosivi e letali realizzati in casa. Per 18 anni ha proseguito la propria attività di bombarolo, provocando la morte di 3 persone e il ferimento di altre 23. Gli obiettivi erano sempre gli stessi: scienziati, accademici, uomini d’affari e civili. Il primo pacco è stato inviato nel 1978 al professore Buckley Crist della Northwestern University di Chicago, città natale di Unabomber.
Nel 1995 il serial killer ha diffuso un manifesto dal titolo La società industriale e il suo futuro, dove giustificava le proprie azioni come tentativi di combattere quelli che lui riconosceva come i pericoli del progresso tecnologico. L’anno successivo Kaczynski è stato arrestato e condannato all’ergastolo, dopo essersi dichiarato colpevole di aver spedito 16 pacchi esplosivi e delle morti causate. Nel maggio 1998 è stato condannato a quattro ergastoli, più 30 anni per una campagna di terrore che ha messo in allarme le università di tutto il Paese.
Per vent’anni è stato detenuto in una prigione federale di massima sicurezza in Colorado, la Supermax prison di Florence, per poi essere trasferito nella struttura medica della prigione del North Carolina dove si trovava al momento della morte. L’uomo è stato trovato morto intorno alle 8 del mattino di ieri; le cause del decesso non sono ancora state rese note.