La telenovela del mese di giugno è il nuovo allenatore del Napoli con Aurelio De Laurentiis che ancora deve decidere dopo diversi rifiuti. Luciano Spalletti ha parlato proprio dell’ultimo candidato, parole al miele su Vincenzo Italiano di cui apprezza l’atteggiamento sempre propositivo delle sue squadre. Il Mister della Fiorentina però ha ringraziato preferendo proseguire il progetto Fiorentina con Rocco Commisso dopo le due finali perse fra Coppa Italia e Conference League. Spalletti intanto si gode qualche giorno di relax dopo la cavalcata stagionale partecipando al ‘The Coach Experience’, appuntamento annuale organizzato dall’Associazione Italiana Allenatori di Calcio, presieduta da Renzo Ulivieri.

Il futuro della panchina del Napoli

L’impresa di Luciano Spalletti rimarrà indelebile nel cuore dei tifosi azzurri che adesso attendono la nuova scelta di Aurelio De Laurentiis. Inizialmente la soluzione estera sembrava la più convincente con i contatti con Julian Nagelsmann e Luis Enrique, piste mai riscaldate per cui si è virato in Italia. Thiago Motta ha preferito rimanere al Bologna e la scelta quindi ricadeva su Vincenzo Italiano che però anche lui ha declinato. L’ultima novità riguarda una cena con Rudi Garcia ma nulla è ancora deciso.

Luciano Spalletti intanto si gode le vacanze alternandosi a qualche kermesse come il “The Coach Experience” organizzato dall’AIAC dove ha avuto modo di commentare le notizie su Vincenzo Italiano. Un profilo apprezzato dal tecnico di Certaldo che però ha preferito non abbandonare la Fiorentina dopo le due sconfitte con Inter e West Ham in Coppa Italia e Conference League.

Italiano poteva essere un profilo giusto per il Napoli perché ha la voglia con la sua squadra di fare la gara. Ti viene sul muso ed è un atteggiamento che mi piace. Lo si è visto con le due finali che seppur perse significa che hai dato comunque tutto. La finale viene determinata dagli episodi, ma esserci arrivato significa che ha lavorato bene. Non saprei che dire per consigliare il Napoli. Ne conosco tanti di allenatori, ma De Laurentiis ha dimostrato di saper scegliere allenatori eccellenti.

Con il popolo di Napoli è nato un legame indelebile che durerà per sempre. Che mi sono voluto cicatrizzare per sempre perché non tutte le cicatrici sono un male. Come ho detto in conferenza stampa se vuoi davvero bene a qualcuno devi essere in grado di dedicargli il tuo tempo. Io al Napoli ho dedicato tutto il mio tempo, così come al calcio. Sono un tecnico che si è dedicato completamente al suo lavoro. Io sono un allenatore coerente con me stesso e al di là dei difetti avrò delle qualità che mi hanno permesso di vincere questo scudetto che è la cosa più bella che mi potesse capitare.

La gioia dello Scudetto è stata irrefrenebile ma rimane un rammarico in questa stagione che si chiama Europa. Un girone di Champions League perfetto chiuso al primo posto con l’ottavo di finale contro l’Eintracht Francoforte archiviato già nel match di andata in Germania. Una squadra che viaggiava a ritmo elevato che ha vissuto il momento più complicato nel mese di aprile con il doppio confronto ai quarti di finale contro il Milan di Stefano Pioli. L’assenza di Victor Osimhen e le squalifiche Kim Min Jae e Zambo Anguissa nella partita di ritorno hanno lasciato il passo ai colpi di Rafael Leao e Olivier Giroud.

La guarderò sicuramente perché amo il calcio e sono anche amico di Guardiola, tecnico che ci ha insegnato a tutti. Sono amico dell’Inter dove ho vissuto due anni bellissimi salvo poi decidere di prendere una strada diversa. Strada che si è dimostrata evidentemente giusta se oggi sono a giocarsi la Champions League. Potevamo arrivarci, ma bisognerebbe analizzare cos’è successo. Ci sono andate diverse cose di traverso. Lo si accetta con tranquillità e si spera che il Napoli possa arrivarci in futuro.