Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha annunciato al Festival dell’Innovazione de Il Foglio, in corso a Venezia, che la riforma sull’abuso d’ufficio è pronta e definita. Nordio ha espresso il suo auspicio che il progetto venga presentato al Consiglio dei ministri nella prossima settimana, sebbene non escluda che ciò possa avvenire anche nella settimana successiva. Il ministro ha sottolineato che c’è un accordo politico su questa importante riforma.

Nordio: “Certi sindaci si oppongono alla riforma sull’abuso d’ufficio”

Secondo Nordio, diversi sindaci, incluso quelli del Partito Democratico, si sono uniti in una sorta di processione per supplicare l’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Questo reato rappresenta un ostacolo all’accelerazione delle procedure amministrative e ha un impatto negativo sia sui funzionari che sui cittadini. Nordio ha sottolineato che è fondamentale definire un perimetro certo per questo reato, in modo da evitare l’incertezza che lo accompagna e le conseguenze che può avere sulla carriera politica degli amministratori.

Il ministro ha anche affrontato la questione delle intercettazioni, sottolineando l’importanza della segretezza degli atti processuali non solo per garantire l’efficacia delle indagini, ma anche per tutelare la dignità dei terzi coinvolti. Nordio ha affermato che il governo intende estendere la tutela della segretezza anche al destinatario degli atti, in modo da evitare una sorta di “condanna” anticipata mediatica che può danneggiare la reputazione delle persone coinvolte.

Un altro punto cruciale affrontato da Nordio riguarda la separazione delle carriere, un obiettivo condiviso con gli alleati di centrodestra. Il ministro ha dichiarato che questa riforma è nell’orizzonte della legislatura e deve essere realizzata in rispetto agli elettori che hanno votato per il governo attuale.

Nordio ha sottolineato che nonostante la necessità di trovare un punto di accordo all’interno di una coalizione politica, i cardini del suo pensiero garantista rimangono invariati. Ha evidenziato l’importanza di espandere la cultura garantista, sottolineando che questa sensibilità è molto più trasversale di quanto possa sembrare in base alla ripartizione dei partiti.

In conclusione, il governo si appresta a portare avanti importanti riforme in ambito giustizia, puntando a una maggiore liberalizzazione e garantismo. La riforma dell’abuso d’ufficio, le modifiche alle intercettazioni e la separazione delle carriere rappresentano alcune delle sfide che il governo intende affrontare per migliorare l’efficacia dell’amministrazione e del sistema giudiziario italiano.