Romelu Lukaku età – All’apparenza sembrerebbe rude, ma in realtà è un gigante buono che però sa farsi valere. Nella vita così come nel calcio ha saputo imporsi facendo grossi sacrifici.
Una storia di vita passata che lo ha messo alla dura prova: sin da bambino ha conosciuto, la decadenza economica della sua famiglia che ha prontamente riscattato alcuni anni dopo tenendo fede ad una promessa che ha fatto a se stesso e a sua madre. Figlio di un ex calciatore dello Zaire, non ha goduto un infanzia felice proprio per gli ammanchi di quelle risorse primarie che sarebbe servite a dare sostentamento ad una famiglia come la sua.
Da sempre “malato di calcio“, è grazie al calcio che ha poi risollevato le sue condizioni, quelle dei genitori e dei suoi fratelli. Vederlo correre sul campo, dà la sensazione che di strada ne ha fatta Big Romelu e anche tanta.
I suoi atteggiamenti in campo sono quelli di una che sa cosa vuol dire addossarsi i problemi e portarli il più lontano possibile per farli sparire. Proiettando questa metafora sul campo, Romelu, fa la stessa cosa quando veste una maglietta e indossa degli scarpini: si fa carico di un reparto intero da solo (addossarsi) e porta a spasso l’avversario che lo marca (portare il più lontano possibile) per favorire l’inserimento del compagno che deve andare a rete.
Il giocatore che conosciamo qui, in Italia è uno che sa difendere, che se ne va di potenza dalla marcatura dell’avversario, quello che invece è stato molto anni fa ha segnato tanti, tantissimi gol: Romelu Lukaku è il calciatore più prolifico della nazionale belga e attuale attaccante dell’Inter.
Romelu Lukaku età, peso ed altezza
Romelu Menama Lukaku Bolingoli è nato ad Anversa il 13 Maggio 1993. Ha 30 anni tondi tondi e pesa 95 Kg. Il suo fisico imponenete lo aiuta durante la costruzione di gioco e la difesa della pallone.
E’ molto difficile da buttare giù, il difensore di turno che deve tenerlo a bada fa sempre fatica a a marcarlo. Se è in serata no, non gli riesce nulla, persino l’arresto della palle gli è difficoltoso e quando deve calciare a volte “zappa” come si dice in gergo calcistico.
Se è in serata di grazia, vince tutti i duelli, anche quelli aerei e non ce ne per nessuno. Si dimostra anche un grande cecchino e si “trascina tutto dietro”, senza nemmeno accorgersene. Palla, avversario e chi più ne ha più ne metta! Comunque in un senso o nell’altro il suo peso, condiziona sempre: o l’avversario o se stesso.
Fidanzata
Dopo diverse relazioni momentanee, e quella importante con la guru del fitness belga Jlia Vandenweghe, oggi è legato sentimentalmente a Megan Jovon Ruth Pete, texana 28enne col nome di battaglia “Megan Thee Stallion”. Una delle cantanti più famose d’America nonché una delle rapper più seguite dai fans. Se pensiamo solo ai follower che la seguono su Instagram vengono i brividi. Si aggirano a più di 30 milioni.
Carriera
Lukaku, prima di accasarsi all’Anderlecht, aveva giocato nel Rupel Boom, nel Wintam. Ma si distingue con la maglia del Lierse con cui segna 121 gol in un biennio.
Alla corte dell’Anderlecht, si mostrerà come uno dei giovani più promettenti del calcio belga, soprattutto a far parlare di se sono i 131 gol in meno di cento presenze che realizza in tre anni.
Nel 2009, arriva la prima convocazione in prima squadra e anche se l’esordio non è il giorno più bello da ricordare per lui per via della sconfitta subita dallo Standart Liegi, avrà modo di vestire il viola per i due anni successivi. 41 gol in 98 presenze, è il bigliettino da visita con il quale si presenta in Inghilterra alla corte del Chelsea che lo acquista nel 2011. Questo sarà anche il periodo in cui esordisce in nazionale maggiore.
Mandato in prestito a fare le ossa al West Bromwich, ritorna a Londra solo per essere spedito nuovamente a mettere minuti sulle gambe. Questa volta è l’Everton che beneficia delle sue prestazioni: venduto a titolo definitvo si impone una volta per sempre come grande attaccante diventando il miglior marcatore della storia della squadra e il primo straniero a raggiungere gli 80 gol in Premier League prima dei 24 anni.
Dopo di che, nel 2017 passa a vestire il rosso del Manchester United che spende 85 milioni precisi per accaparrarselo. Nella prima stagione arriva a realizzare 10 reti nelle prime nove partite, diventando il più giovane a toccare quota 100 gol nel campionato inglese. Se le cose iniziano ad andare bene sul campo, nello spogliatoio, avrà a che fare anche con Ibrahimovic che gli renderà la vita difficile.
Arrivato Solskjaer, l’attaccante belga decide che è ora di chiedere la cessione. A Milano nel frattempo lo aspetta Antonio Conte a braccia aperte. Il primo anno, ovvero nel 2019, la stagione sotto il punto di vista realizzativo è ottima, fa 34 gol, ma dal punto di vista dei risultati deludente: perde finale di Europa League contro il Siviglia e in campionato non vince lo scudetto.
Il secondo anno in neroazzurro invece è più fortunato: grazie ai suoi gol e alle sue sponde per Lautaro Martinez vince lo scudetto che spezza la lunga egemonia della Juventus.
Dopo la conquista dello scudetto e l’addio di Conte chiede espressamente la cessione per ritornare al Chelsea. L’anno di Londra sarà disastroso per lui, tanto che quest’anno a luglio, viene rispedito in prestito all’Inter. Con l’Inter fatica i primi tempi, ma in questi ultimi mesi ritrova forma e motivazioni giuste, quella che poi portano l’Inter a disputare la finale di Champions league contro il Manchester City di Pep Guardiola.