Campioni d’Italia, ma… senza italiani. È quello che è accaduto al Lecce Primavera, che nella serata di venerdì 9 giugno ha vinto lo Scudetto nella finale contro la Fiorentina, terminata ai supplementari. Il gol contro i viola è arrivato al minuto 122, quando il difensore svedese Hasic, sugli sviluppi dell’ultimo calcio d’angolo della partita, ha infilato la porta avversaria con un colpo di testa. E da lì, un tripudio giallorosso che nell’ambito della Primavera non accadeva da 19 anni, quando in squadra c’erano Pellè e Bojinov. Ma tra i giocatori che hanno potuto festeggiare il titolo di campioni d’Italia, c’erano solo stranieri. Un paradosso tanto divertente quanto emblematico di quella che è la direzione del calcio giovanile attuale.
Lecce Primavera
Borbei, Pascalau, Hasic, Salomaa, Vulturar, Burnete, Berisha, Dorgu, Munoz, McJannet, Corfitzen. Sono questi gli undici eroi che hanno riportato dopo 19 anni lo Scudetto Primavera al Lecce. Ma tra titolari e panchina, salta subito all’occhio una peculiarità: non ci sono italiani. Un vero e proprio paradosso per quello che è il campionato prediletto dai settori giovanili per far crescere futuri campioni azzurri. Eppure, nonostante tutte le spinte morali da parte della FIGC, il trofeo è stato alzato da una squadra composta solo da stranieri. Il progetto sportivo è perfettamente in linea con quello del DS Pantaleo Corvino, primo firmatario della prima squadra così come della Primavera, da sempre abituato a puntare sui giovani stranieri da far crescere in territorio salentino. E così è successo, costruendo un’intera squadra arrivata a vincere lo Scudetto dopo la salvezza dello scorso anno.
Da una parte la gioia del Lecce Primavera, vera e propria sorpresa del campionato, capace di laurearsi campione mentre intanto, solo qualche giorno fa, tra le strade della città salentina si festeggiava la salvezza in Serie A. Resta però, su sponda viola, lo sconforto del club di Commisso, che è arrivato a perdere la quarta finale stagionale su cinque disputate tra Primavera e prima squadra, trascinandosi fino all’ultimo minuto dei supplementari.
Le parole di Sticchi Damiani
Tanta gioia e soddisfazione da parte del presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, nel post-partita della finale Primavera con la Fiorentina. Di seguito le sue parole: “È un risultato clamoroso, complimenti a questi ragazzi. Hanno compiuto un capolavoro sportivo. L’anno scorso si sono salvati all’ultimo secondo e quest’anno hanno vinto lo Scudetto. Si tratta di un capolavoro dei ragazzi e del mister. Ci stiamo godendo tre anni strepitosi di Pantaleo Corvino. Tre anni fa gli dissi: ‘Vieni a Lecce per fare gli anni piu importanti’, non parlavo di prestigio, ma di qualità. Ogni anno non finisce mai di sorprendere, ha costruito una squadra Primavera in poco tempo e ora siamo campioni d’Italia. La prima squadra è giovanissima ed è salva. La mia idea è quella di continuare nel progetto insieme, lavora 18 ore al giorno. Per noi è un valore aggiunto, merita di continuare con noi. Voglio continuare con queste persone, con questo gruppo di lavoro: stiamo facendo qualcosa di inimmaginabile”.