Il lavoro domestico deve essere tutelato in caso di infortunio, attraverso una protezione assicurativa: una rendita Inail. Il lavoro domestico non è altro che l’insieme delle attività che si svolgono per la cura della casa.
Sono, per ovvie ragioni, attività svolte senza vincolo di subordinazione, in quanto si tratta della cura dell’abitazione dove è presente il proprio nucleo familiare. La rendita Inail spetta in caso di infortuni nell’ambito del lavoro domestico. Naturalmente, devono ricorrere alcuni requisiti per ottenere il riconoscimento della prestazione.
Lavoro domestico, quali sono i requisiti per ottenere la rendita Inail
La Legge n. 143 del 1999 tutela i lavoratori domestici, ovvero tutti coloro che curano la casa e la propria famiglia in modo abituale e gratuito, tramite una protezione assicurativa che viene garantita dall’Inail, nei casi di infortunio domestico.
Per poter avere diritto all’assicurazione dell’Inail, è necessario il rispetto di alcuni requisiti, qui di seguito elencati:
- Età compresa tra i 18 i 67 anni;
- Essere in regola con il versamento del premio;
- Svolgere in via esclusiva il lavoro domestico;
- Non svolgere altre attività che richiedono l’iscrizione ad altri enti oppure ad altre casse di previdenza;
- Aver subito infortunio domestico.
In merito all’ultimo punto, ovvero di essere stati vittima di infortunio nell’ambito del lavoro domestico, per poter fruire della prestazione economica dell’Inail, esso deve aver causato un’inabilità permanente di almeno il 6%, per ottenere la prestazione una tantum, superiore al 16%, per ottenere la rendita, se non il decesso.
Rendita e prestazione una tantum
In base alla percentuale di infortunio, cambiano le prestazioni economiche erogate dall’Inail, nel caso di infortuni avvenuti durante le prestazioni di lavoro domestico.
Nel caso in cui sia derivata un’inabilità permanente pari o superiore al 16%, spetta una rendita vitalizia di importo minimo pari a 119,23 euro (16% di inabilità) e di importo massimo pari a 1454,08 euro (100% di inabilità). La rendita viene corrisposta mensilmente dal primo giorno successivo rispetto alla guarigione. Inoltre, non viene modificata se le condizioni fisiche migliorano oppure peggiorano.
Viene corrisposta anche una rendita Inail in caso i morte dell’assicurato. La rendita viene corrisposta ai superstiti e viene calcolata con le stesse modalità e con le medesime percentuali dell’assicurazione contro gli infortuni sul posto di lavoro.
La prestazione una tantum spetta in caso di inabilità temporanea, dovuta ad un infortunio domestico, con percentuale compresa tra il 6% e il 15%. L’importo della prestazione è pari a 337,41 euro.
Sempre in caso di infortuni mortali nell’ambito del lavoro domestico, ai superstiti spetta anche un assegno una tantum. La prestazione viene erogata a chi sostiene le spese funerarie, se mancano i superstiti, ed è pari a 10.742,76 euro.
Come si richiede
Se dall’infortunio deriva un’inabilità permanente, l’assicurato, una volta guarito deve richiedere la rendita all’Inail. La richiesta deve essere presentata entro novanta giorni dalla compilazione del certificato medico.
Nella domanda, si deve allegare la documentazione rilasciata dal medico e si devono anche indicare i seguenti dati:
- Il luogo;
- La data;
- La causa dell’infortunio;
- Le circostanze in cui è avvenuto.
Naturalmente, per poter beneficiare della rendita si deve essere in possesso di tutti i requisiti assicurativi, relativi all’anno in cui è avvenuto l’infortunio.
Nella documentazione medica, è fondamentale che siano indicati:
- La data della guarigione;
- Le persistenze (se presenti);
- Le conseguenze dell’infortunio, con la descrizione dettagliata dei postumi invalidanti.
Una volta ricevuta la domanda, l’Inal provvede alla liquidazione dell’importo entro i successivi 120 giorni.
Leggi anche: Incidenti domestici, per i bambini sono la seconda causa di morte in Italia