All’altezza dell’isola di Ischia, nel golfo di Napoli, alcuni migranti hanno tentato di sequestrare la nave turca Galata Seaways, diretta in Francia. I clandestini a bordo, armati di coltelli o pugnali, si sono diretti verso la plancia di comando, per dirottare il traghetto e sequestrare l’equipaggio. Sono prontamente intervenute le forze speciali del battaglione San Marco e due elicotteri. L’operazione dunque è stata interrotta, la situazione è stata riportata alla normalità e la nave è stata condotta a Napoli. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha assicurato che “i dirottatori della nave sono stati catturati. Tutto è finito bene“.
Napoli, sventato il tentato sequestro della nave Galata Seaways da parte di alcuni migranti
La nave Galata Seaways, partita il 7 giugno dal porto di Topcular in Turchia, era diretta verso lo scalo portuale francese di Sète, dove l’arrivo era previsto per oggi. Sulla nave sono presenti 15 migranti (13 uomini e 2 donne), i quali hanno riferito di essere di nazionalità siriana, afgana e irachena. All’altezza del golfo di Napoli, è stata notata una netta deviazione dal percorso previsto.
In seguito all’intervento coordinato della Marina e dei militari del battaglione San Marco, alcuni clandestini sarebbero stati bloccati e arrestati, altri ancora sono stati identificati solo nella serata di ieri, in seguito a un’operazione di bonifica della nave. La Marina e il battaglione San Marco hanno raggiunto la Galata Seaways in elicottero. Secondo quanto ricostruito dal ministro Crosetto, intervenuto telefonicamente a ‘Stasera Italia’ su Retequattro, alcuni sequestratori, “quando hanno sentito l’elicottero, sono scappati, tentando poi probabilmente di fuggire via mare di notte“. La nave tuttavia è stata rapidamente circondata, rendendo impossibile la fuga. I militari sono riusciti a prendere il controllo della nave in tempi brevissimi. “Le forze armate servono anche in situazioni come queste“, ricorda il ministro.
Gli investigatori, in seguito a un controllo a bordo, hanno scovato due coltelli e un taglierino. Si sta attualmente indagando per capire se possano essere le armi utilizzate nella minaccia dell’equipaggio. Le indagini sono coordinate dalla procura di Napoli e dalla pm Enrica Parascandolo. L’obiettivo sarà identificare le 15 persone coinvolte, comprendere quali fossero le loro intenzioni e valutare possibili legami con frange terroristiche. Inoltre, per determinare la competenza territoriale degli inquirenti, si dimostra necessario ricostruire l’accaduto e in particolare il luogo in cui è avvenuto il dirottamento.
Tre delle quindi persone coinvolte saranno denunciate per possesso di armi, nell’ambito delle indagini sul presunto dirottamento. Proprio per quanto riguarda il dirottamento, secondo quanto riportano fonti qualificate, non ci sarà alcuna denuncia. Non è invece chiaro se sarà contestato piuttostom il reato di favoreggiamento di immigrazione clandestina.