Vanno al top i lavori in superbonus per i condomini a maggio 2023, mentre le villette e le unità unifamiliari registrano un flop, il secondo di seguito dopo quello di aprile scorso. I dati sull’utilizzo del superbonus nel mese scorso arrivano dal rapporto dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) che ha quantificato per maggio un totale di 4.502 nuovi cantieri, per un complessivo di interventi pari a 2,4 miliardi di euro.

Il flop dei lavori sulle villette e unità unifamiliari segna un trend in discesa che sembrerebbe mettere un freno definitivo a questa tipologia di interventi. Pesano sui numeri di queste unità, gli stop al superbonus 2023 con l’introduzione del quoziente di reddito familiare, ancora da interpretare nella complessità del vincolo, e il blocco allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti d’imposta che non permette ai proprietari di rientrare facilmente delle spese sostenute. Regge, invece, il bonus condomini che mostra numeri ancora molto apprezzabili per i lavori sulle parti comuni e sulle singole unità abitative.

Superbonus condomini e villette, come stanno andando nel 2023?

Arrivano i numeri dei nuovi cantieri del superbonus per il mese di maggio 2023 dal Rapporto Enea. Nonostante i limiti della normativa e l’entrata in vigore della conversione in legge del decreto 11 del 2023 – che ha bloccato sconto in fattura e cessione dei crediti d’imposta – i condomini hanno fatto registrare nel mese scorso 2.800 nuovi cantieri per un totale di 2,2 miliardi di euro, rispetto ai 4.502 nuovi lavori in superbonus per un totale di 2,4 miliardi di euro. La quasi totalità del complessivo degli importi in superbonus va quindi ai lavori effettuati sulle parti comuni dei condomini e sulle singole unità abitative di questi ultimi per i lavori trainati.

Il superbonus condomini a maggio ha fatto registrare una delle cifre più alte da quando esiste questo tipo di agevolazione. Infatti, poche volte nella storia di questa tipologia di lavori si erano superati i 2 miliardi di euro mensili. A fronte degli interventi condominiali, tuttavia, le villette e le unità unifamiliari fanno registrare dati davvero ai minimi storici. A maggio hanno avuto un valore complessivo di meno di 200 milioni di euro gli interventi su queste due tipologie di immobili, quantificabili in 1.200 interventi sulle unifamiliari (per circa 150 milioni di euro di valore) e 450 lavori sule unità indipendenti per un totale di 43 milioni di euro. Una cifra che rappresenta solo una piccola parte dei lavori che villette e unità indipendenti riuscivano a realizzare solo pochi mesi fa.

Bonus 110% senza cessione crediti e sconto in fattura: quanto conviene la detrazione fiscale?

L’influenza al ribasso per le villette fa scendere il totale dei lavori in superbonus. Infatti, dopo i buoni numeri registrati a marzo (19mila cantieri per 4,2 miliardi di euro) e a febbraio (12mila per 3,3 miliardi di euro), ad aprile gli interventi erano stati solo 3.506 per un totale di 1,9 miliardi di euro.

I buoni numeri che rimangono sul superbonus condomini e il flop sulle villette è spiegabile con i cambiamenti della normativa relativa a queste tipologie di interventi. Con la fine di sconto in fattura e cessione dei crediti d’imposta del decreto 11 del 2023, i proprietari si ritrovano con il solo strumento della detrazione fiscale e alcuni vincoli in più, quale il quoziente di reddito familiare che fissa il tetto reddituale a 15.000 euro annuali. In assenza di ulteriori specifiche da parte dell’Agenzia delle entrate, ben poche famiglie riescono a rientrare nel nuovo superbonus per una capienza fiscale insufficiente a garantire la detrazione fiscale senza perdere quote di bonus ma, allo stesso tempo, più alta del tetto del quoziente reddituale.