Succede che giovedì una ragazzina di 12 anni viene molestata da un uomo in ascensore. La piccola è riuscita poi a tornare a casa e a trovare il coraggio di dirlo ai suoi genitori che hanno denunciato il fatto e l’hanno portato subito in ospedale. Poi il padre ha deciso di cercare la vendetta privata ma ha sbagliato persona e picchiato un altro uomo.
E’ successo Ostia, il quartiere lidense di Roma e tutto è cominciato giovedì pomeriggio 8 giugno. Una ragazzina di dodici anni mentre stava tornando a casa, è stata molestata pesantemente da un uomo di origini indiane. La giovane vittima racconta di essere stata aggredita da un uomo di origini indiane che l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime. Un’aggressione pesante messa in atto una volta chiuse le porte dell’ascensore del palazzo dove abita la bambina. Una cosa velocissima, appena si sono aperte le porte dell’ascensore l’uomo è scappato e la giovane ragazza è corsa a casa. Ha riferito tutto ai genitori, sotto choc. E così i familiari non hanno perso tempo e hanno avvisato subito i carabinieri.
Ostia, una ragazzina di 12 anni viene molestata in ascensore il padre cerca il colpevole ma picchia la persona sbagliata
Il padre della ragazza però proprio non riusciva a mandare giù quello che gli aveva raccontato la figlia. Quell’uomo che ha toccato la sua bambina, deve aver pensato, la deve pagare. Così, dopo averci pensato tutta la notte probabilmente, ha deciso che doveva farsi giustizia da solo. E lo ha fatto il giorno successivo. così oggi venerdì 9 giugno, ha cercato il colpevole. Alla fine deve aver pensato di averlo trovato e lo ha picchiato. Solo dopo però ha scoperto, che la persona di origine indiane che è stata pestata, non sarebbe stato l’autore delle violenze, ma solo un suo conoscente. La giovane ragazza, intanto era stata portata all’ospedale Bambino Gesù di Roma. I medici hanno avuto pochi dubbi e durante le visite le hanno riscontrato delle lesioni compatibili con il racconto che aveva fornito subito dopo l’accaduto. La famiglia subito dopo è andata dai carabinieri e ha denunciato i fatti. Così sono partite le indagini. Forse il papà della ragazzina non voleva aspettare o forse era stato troppo grande l’affronto, fatto sta che questa mattina prestissimo, saranno state si e no le sette del mattino, il papà della piccola, forse in cerca di giustizia, ha affrontato un uomo convinto che fosse il responsabile di quelle molestie sessuali di cui gli aveva parlato la figlia.
Il papà della ragazzina vede un uomo ad un distributore e convinto che sia il molestatore lo picchia con un tubo di ferro
E’ successo all’altezza di un distributore di benzina perché l’autore delle molestie a quanto pare lavorava ad una pompa. Il papà della bimba lo ha visto, si è fermato e lo ha picchiato ‘armato’ di un tubo di ferro, colpi forti fino a farlo crollare a terra. Si deve essere trattato proprio di un raptus perché subito dopo è scappato ed è corso dai carabinieri per autodenunciarsi. E’ arrivato alla stazione dicendo di essere stato l’autore di un’aggressione nei confronti di un uomo che lui, aveva identificato come l’autore delle molestie subite dalla figlia. Deve essere stato proprio in seguito al racconto fornito ai carabinieri che il papà della piccola ha scoperto di aver commesso un errore. L’uomo pestato con un tubo di ferro non sarebbe il molestatore, ma solamente un conoscente della persona che avrebbe messo le mani addosso alla piccola vittima. A quanto pare infatti, il presunto autore degli abusi, era già stato identificato dai carabinieri e la procura stava vagliando la sua posizione. Inevitabilmente il padre della ragazzina molestata, invece, è stato denunciato dagli stessi carabinieri per lesioni personali. L’uomo vittima del pestaggio è stato accompagnato in ospedale in codice giallo, non sarebbe in gravi condizioni. I carabinieri, coordinati dalla procura, indagano.