Si avvicina il momento della verità per il Manchester City di Guardiola e l‘Inter di Inzaghi: la finale di Champions League. Il club inglese non insegue solo la vittoria della coppa europea, già mancata in finale contro il Chelsea ormai due anni fa, ma il Treble. Dopo i successi in Premier League e FA Cup, infatti, i Citizens vogliono fare bottino pieno. È uno dei temi toccati da Guardiola nella conferenza stampa della vigilia, in cui ha presentato proprio quella che sarà la per l’Inter e soprattutto per il suo Manchester City: “La Champions per noi è un sogno. È sempre un sogno vincere dei trofei. Anche la parola ossessione è positiva, ma ovviamente si tratta di un sogno per noi”.
Manchester City-Inter, Guardiola: “Se alzano la coppa, saranno più grandi di noi”
Proseguendo in conferenza stampa, Guardiola ha commentato i pronostici della vigilia, che vedono favorito il Manchester City: “Non posso controllare cosa dicono o pensano le persone. Tutto dipenderà da noi e dall’Inter. La squadra più forte sarà la vincitrice: se alzerà la coppa, l’Inter sarà più grande del City. Conta solo la partita”.
Qualche parola su quella che sarà l’atmosfera a Istanbul (QUI dove vedere la partita): “Spero che sia una serata fantastica, è la competizione più bella del mondo. Siamo qui, pronti a supportare l’UEFA in questa competizione, ad aiutare i tifosi a divertirsi”.
Sulle possibili chiavi tattiche della partita, questa è l’analisi di Guardiola: “Ce ne sono tante. Non sono abituati solo a difendere. C’è la convinzione che le italiane sappiano solo difendere, ma l’Inter sa fare tanto altro. Acerbi, Onana, Darmian e Bastoni possono far ripartire la squadra. E tutti gli attaccanti, da Lautaro a Correa, sanno essere pericolosi“.
Cosa cambierà rispetto alla finale persa col Chelsea? Guardiola è stato interrogato a riguardo, rispondendo così: “Vorrei dirvi che abbiamo imparato la lezione, ma non so che dire: si tratta di squadre diverse, giocatori e annate diverse. Col Chelsea non siamo riusciti a vincere. Per domani abbiamo un piano, ma poi parlerà il campo”.
L’allenatore ex Barcellona ha poi analizzato quelli che saranno i giocatori chiave dell’Inter: “Per come giocano, Onana è fondamentale. Bastoni è eccezionale, sa sviluppare una connessione migliore con gli attaccanti. Dovremo difendere nel migliore dei modi e, quando avremo la palla, attaccare creando problemi all’avversario”.
Le parole dell’allenatore spagnolo a Sky
Cosa può dare dubbi a Guardiola per la finale? Questa la sua risposta ai microfoni di Sky Sport: “Ho sempre pensato che in questo tipo di partite non conta ciò che hai fatto nella storia, ma come ti comporti nei 95′. I giocatori devono fare una prestazione di altissimo livello. Dobbiamo conoscere l’Inter al meglio possibile e immaginare ciò che faranno. Fanno un grande possesso palla, sanno dialogare con gli attaccanti e fare cambi di gioco. Se non vinciamo saremo la seconda squadra d’Europa”.
Chiusura finale sulle parole che Guardiola ha rivolto a Haaland per incoraggiarlo: “Gli ho detto che arriverà a questo punto tante volte. Giocherà contro tre difensori centrali e Brozovic davanti, lo spazio sarà poco. Lui è abituato, in Inghilterra giocano così tante squadre. Ci vuole pazienza”.