È tra i protagonisti indiscussi di questa stagione e del percorso che ha portato i nerazzurri in finale di Champions League. Hakan Calhanoglu ha presentato la sfida tra Manchester City e Inter intervenendo in conferenza stampa in compagnia di Matteo Darmian e Lautaro Martinez. Il turco, che a Istambul gioca in casa, si prepara a vivere la serata più importante della sua carriera calcistica.

La finale di Champions League raccontata da Calhanoglu

Riportare a casa la Champions League dopo tredici anni. è questo l’obiettivo con cui ieri i giocatori dell’Inter sono partiti per Istambul. Lo scoglio da superare nella finale contro il Manchester City è altissimo, ma la squadra allenata da mister Inzaghi sa che in una gara secca tutto può succedere. Non esistono pronostici che non possono essere sovvertiti. Servirà sicuramente la partita perfetta per raggiungere il traguardo e i nerazzurri, ormai da settimane, non pensano ad altro. Il tecnico ha ancora ventiquattro ore di tempo per fare le sue valutazioni, ma la formazione è praticamente già decisa. Si affiderà ai suoi giocatori principali, ai protagonisti di questa stagione e soprattutto della cavalcata che ha portato l’Inter fino in Turchia. Tra questi c’è sicuramente Hakan Calhanoglu, che insieme a Darmian e Lautaro Martinez ha presentato la finale di Champions League in conferenza stampa.

Abbiamo visto che partita ha fatto il City contro il Real Madrid in semifinale, credete che vi lasceranno occasioni per segnare domani?

“Perché no?! Speriamo di si, io farò del mio meglio. Sicuramente anche loro si stanno preparando, sapete meglio di me la forza dei loro giocatori. Io spero che possiamo vincere noi, poi chi segna non importa. L’importante è vincere la partita”.

In Turchia siamo orgogliosi di vederti in finale, sei il quinto giocatore turco. Cosa significa per te?

“Sono orgoglioso di giocare questa finale nel mio Paese. Sono certo che il mio popolo mi sosterrà e pregherà per me. Spero che da giocatore turco potrò alzare quella Coppa e magari anche segnare un gol. Sappiamo che non sarà una partita facile. Il City è fortissimo ma se ci mettiamo il cuore possiamo farcela”.

Cosa ti hanno chiesto i compagni dell’atmosfera in Turchia?

“I compagni mi hanno fatto tante domande. Questa è una città di 16 milioni di abitanti, ho cercato di spiegare che città è Istanbul e che atmosfera c’è. Gundogan? Non ho avuto modo di parlargli ma lo ammiro molto. Lui gioca per la Germania, io per la Turchia e rispetto la sua scelta. Sarà per noi una gara speciale. È molto importante che ci siano due turchi in finale”.

Chi è il giocatore più pericoloso del City?

“Abbiamo studiato i nostri rivali per capire come giocano. Noi mostreremo la nostra forza senza timore, loro ce la metteranno tutta. Sono una squadra molto offensiva ma sono bravi anche difensivamente. Dovremo far vedere loro di che pasta siamo fatti. In Champions abbiamo giocato sempre bene e dominato alcune partite. Cercheremo di non fari giocare”.

Ti aspetti che il pubblico turco sia dalla tua parte?

“Giocare a Istanbul per me è speciale. Voglio godermi questo momento perché non so se potrò giocare ancora una partita simile. Per questo daremo il massimo e so che buona parte della Turchia è al mio fianco. Gundogan lo conosciamo bene, gioca però per la Germania. Credo che la mia gente tiferà per me, sarei l’unico giocatore turco a vincere questa Coppa. Darò tutto”.

Giocare a Istanbul può motivarti o ti fa sentire la pressione?

“Non sento la pressione. Dopo la partita col Barcellona avevo grande in fiducia in me stesso e nella squadra. Dopo quella gara ho visto che le cose sono andate molto bene e questo ci ha ulteriormente motivato. Voglio godermi la partita di domani, come ho detto è motivo d’orgoglio e di emozione essere qui. Cercherò di fare quello che faccio sempre, farvi divertire e giocare una gran partita. Ieri notte la prima cosa che ho pensato è alzare questa Coppa. Lo sogno da quando sono bambino, sono fiducioso e credo sia un obiettivo possibile”.