I fumi degli incendi in Canada sono riusciti ad attraversare l’oceano Atlantico e ad arrivare sulle coste della Norvegia. Il governo canadese lancia l’allarme globale per una situazione quasi senza controllo.

Una stagione senza precedenti: 2300 incendi censiti

In Canada le autorità hanno attivato tutti i mezzi per contenere un fenomeno di incendi che non ha precedenti. Ad oggi sono stati censiti circa 2.300 incendi boschivi peri a 3,8 milioni di ettari andati in fumo.

“La distribuzione degli incendi da costa a costa è insolita. In questo periodo dell’anno gli incendi di solito scoppiano solo su un lato del Paese alla volta, più spesso in Occidente”

Così Michael Norton dal Dipartimento delle risorse naturali del Canada, le regioni più colpite sono il Québec, la Nuova Scozia e l’Alberta.

Fumi toccano la Norvegia e parte del nord Europa

Dopo avere avvolto New York, i fumi degli incendi in Canada hanno raggiunto persino la Norvegia, a migliaia di chilometri di distanza. La notizia arriva direttamente dall’Istituto norvegese di ricerca climatica e ambientale (Nilu).

Dal paese scandinavo precisano che le concentrazioni sono deboli e riscontrate nel sud del paese dalla stazione di Birkenes. Resta l’incognita dei venti dell’intensità dei roghi dall’altra del pianeta.

In nord America gli esperti alla ricerca di una soluzione

L’allarme dal Canada non sembra fermarsi per gli esperti infatti solo una soluzione ‘naturale’ può fermare l’inferno degli incendi. Solo una vera pioggia o l’arrivo improvviso dell’inverno possono porre fine a incendi così estesi.

Per ogni grado di aumento della temperatura nella foresta boreale, la dimensione degli incendi triplica

Queste le parole allarmanti di Yan Boulanger, ricercatore del Ministero canadese delle risorse naturali e specialista in incendi boschivi. Le ricerdche parlano del Canada come attraversato da un fenomeno di surriscaldamento in accelerazione, il più veloce del pianeta: tra 1,7°C e 3°C, rispetto a una media globale di +1,1°C dal periodo preindustriale.

“Le risorse sono limitate. Non c’è dubbio che negli anni a venire dovremo pensare seriamente a come attrezzarci per affrontare questa nuova realtà. Affronteremo eventi meteorologici sempre più estremi”

Per il premier canadese Justin Trudeau non è solo una questione ambientale ma anche un problema di risorse per contenere un fenomeno che potrebbe essere troppo grande per il solo Canada. Il parlamento canadese sta pensando ad alcune iniziative per il reclutamento di vigili del fuoco volontari, circa 15 mila in più sarebbero necessari.