Gli interisti non aspettano altro, l’appuntamento con Manchester City-Inter è finalmente arrivato. Per presentare la finale di Champions League, Lautaro Martinez, insieme a Darmian e Calhanoglu si è presentato ai microfoni dei cronisti presenti in conferenza stampa. L’emozione è tanta, i calciatori nerazzurri vogliono fare la storia.
Finale di Champions League, Lautaro Martinez ci crede
È stato determinante contro la Fiorentina in Coppa Italia e sogna di esserlo anche domani ad Istambul. Per presentare la finale di Champions League, Lautaro Martinez si è presentato in conferenza stampa in compagnia di Darmian e Calhanoglu. Non sarà la stessa cosa, il peso di questo trofeo è molto di più e davanti all’Inter ci sarà il Manchester City di Pep Guardiola. Una squadra che fa paura e che tutti danno per favorita della competizione, ma i ragazzi di Inzaghi ci credono. I tifosi nerazzurri si affidano al Toro e sperano che lui possa essere decisivo e trascinare la squadra verso una vittoria che sarebbe storica.
Pochi mesi la hai vissuto la finale Mondiale e oggi ne giochi un’altra, vivi le stesse buone sensazioni?
“Sono le due finali più importanti che un giocatore può giocare. Cambia solo la maglia con cui scendo in campo, poi le sensazioni sono le stesse. Emozioni uniche, voglia di arrivare fino in fondo. È merito del lavoro che abbiamo fatto tutto l’anno, merito del gruppo che come ha detto Darmian conta per ottenere gli obiettivi. Siamo all’ultimo passo dobbiamo essere pronti. Sarà importante per tutto il popolo nerazzurro, la squadra e la società”.
Qual è l’approccio mentale a questa partita? Gli inglesi non concedono molte occasioni all’avversario
“Sappiamo che il City è una squadra molto difficile da affrontare per le qualità individuali e di collettivo. Siamo pronti a contrattaccare, ci siamo preparati bene negli ultimi giorni. Abbiamo ancora due sessioni di allenamento per affinare i dettagli e poi arriverà il momento della partita”.
Hai vinto il Mondiale, se vinci domani potrebbe essere la migliore stagione della tua vita?
“Sicuramente è stata una grande stagione abbiamo vinto anche Supercoppa e Coppa Italia, ho vinto un Mondiale. Ora giochiamo contro il Manchester City e sono molto emozionato e soddisfatto di come sono andate le cose. Speriamo di chiudere in bellezza”.
Hai ancora problemi alla gamba o sei al 100%?
“Quell’infortunio ormai è alle spalle. Ho avuto una stagione molto intensa, ho sentito molto dolore nella prima parte della stagione ma adesso mi sono ripreso. Ho parlato con il CT Scaloni, mi ha dato la possibilità di riposarmi un po’ vista l’intensa stagione. Ho riposato la caviglia e sono anche stato curato”.
Cosa vuol dire per te questa finale? Da campione del mondo sei diventato ancora più leader del gruppo?
“Questa partita significa tanto per me e per i compagni. Era un obiettivo, abbiamo affrontato un girone tosto all’inizio. Abbiamo sfidato il Bayern Monaco e il Barcellona, è merito nostro aver passato il turno. Siamo arrivati in finale per merito nostro e per il grande lavoro fatto insieme al mister e al suo staff. Ho imparato tanto come cerco di imparare ogni giorno. Sono qui da 5 anni, sento tanta responsabilità ma tutti i compagni saranno pronti domani per questa partita così importante”.
Per il City vincere è un dovere, per l’Inter un sogno. Cosa ne pensi?
“Non so se è un dovere per il Manchester e un sogno per noi. Sicuramente speriamo di portare il trofeo a Milano. Dobbiamo giocare una gran finale. È un sogno difficile da realizzare ma abbiamo lavorato sodo per arrivarci e manca solo un ultimo passo, dovremo dare il massimo”.
La storia è piena di squadre che hanno sovvertito i pronostici. Che partita ti aspetti domani?
“La personalità non può mancare, sarà la prima cosa. Ci vuole il cuore, la voglia di vincere, di alzare i trofei. In questi anni abbiamo portato a casa Coppe che mancavano da tanto tempo, e oggi abbiamo di portare a casa un trofeo che manca da troppo. Ce la giocheremo a petto in fuori e testa alta”.
L’ultima volta che l’Inter ha vinto la Coppa in attacco c’era un argentino, Diego Milito. Ora ci sei tu, è una coincidenza?
“Sono cosciente di quello che ha fatto Milito in questo club. Sono orgoglioso di far parte di questa squadra e spero di fare una grande partita, aiutare i miei compagni e di fare quello che lui ha fatto in finale”.