Si entra nel vivo, la finale di Champions League è a un passo. Poco più di ventiquattro ore dividono i nerazzurri dall’ultimo atto della massima competizione europea. Ieri la squadra è partita da Milano Malpensa nel primo pomeriggio con destinazione Istambul. La sveglia sta per suonare: sabato 10 giugno con fischio di inizio alle ore 21 c’è l’appuntamento con la storia. Per presentare Manchester City-Inter, Matteo Darmian, insieme a Lautaro Martinez e Hakan Calhanoglu hanno risposto, in conferenza stampa, alle domande dei giornalisti presenti in Turchia prima di lasciare i microfoni a mister Simone Inzaghi.

Manchester City-Inter, Matteo Darmian in conferenza stampa

Manca sempre meno, il fischio di inizio della sfida tra Manchester City e Inter che vale la finale di Champions League si avvicina velocemente. La squadra di Guardiola parte da favorita, ma i ragazzi di Inzaghi faranno di tutto per sovvertire i pronostici. Dall’arrivo in terra turca la squadra allenata da mister Inzaghi, che in questa stagione ha già vinto la Supercoppa Italiana contro il Milan e la Coppa Italia contro la Fiorentina, è entrata in clima partita. Il primo calciatore a presentarsi ai microfoni dei giornalisti presenti in sala stampa ad Istambul è stato Matteo Darmian.

Tu conosci meglio di tutti gli altri City, avendo giocato allo United: è un piccolo vantaggio?

“Ho avuto modo di incontrarli diverse volte e penso che sappiamo tutti le loro qualità. Sono una grandissima squadra, con un grande collettivo e grandissima individualità. Dovremo essere bravi, di squadra, determinati e attenti per poterli mettere in difficoltà”.

Come all’Europeo sarà Italia contro Inghilterra. Bastoni ha detto che all’estero prendono in giro gli italiani per il modo di giocare con l’attitudine difensiva, ma ci mettono cuore e arrivano in fondo a queste competizioni. Cosa ne pensi?

“Noi cercheremo di portare avanti le nostre idee, come abbiamo sempre fatto quest’anno e non solo. Poi metteremo cuore e sacrificio che saranno determinanti in una partita come quella di domani. I dettagli faranno la differenza”.

Sei un ex del Manchester United, cosa ti aspetti domani?

“Sicuramente sarà una partita speciale per me. Oltre ad essere la finale di Champions io ho giocato nello United. Faremo di tutto per noi, per la società, per lo staff e per i nostri tifosi. Cercheremo di fare il massimo per vincere il trofeo che è così importante”.

Si respira un bel clima nello spogliatoio, ora che siete arrivati ad Istambul l’ansia cresce?

“Ci sono tante emozioni che ci portiamo dentro per una gara così importante. Veniamo da un buon finale di stagione, stiamo bene sia fisicamente e mentalmente. Domani dobbiamo dimostrarlo in campo scendendo in campo sin dal primo minuto con la giusta attenzione e determinazione”.

Che tipo di gara avete preparato? Più accorta o volete aggredire l’avversario e cosa non dovete concedere al City?

“Sappiamo tutti le loro qualità, noi dovremo essere bravi a fare le scelte giuste. Ci saranno momenti in cui ci dovremo abbassare e altri in cui dovremo alzarci con il pressing”.

Vi aspettate di vincere il trofeo dopo tredici anni di attesa? Il City è favorito…

“L’ambizione è quella, sarà una gara difficile ma la affronteremo con la consapevolezza che siamo una squadra forte e abbiamo le qualità per poterli mettere in difficoltà”.

Quanto ti rende orgoglioso che questa Inter sia composta quasi per metà da giocatori italiani?

“Penso che sia molto importante avere giocatori forti e italiani, ma a questi si uniscono gli altri di varie nazionalità. Siamo un grande gruppo, stiamo bene insieme, lo abbiamo dimostrato in questo percorso. Non solo in questa stagione ma in questi anni”.