Era passata l’una di notte in Italia quando l’Under 20 si è qualificata per la finale del Mondiale battendo 2-1 la Corea del Sud. Decisiva la rete su punizione a pochi minuti dalla fine di Simone Pafundi dopo il vantaggio iniziale di Cesare Casadei che sta trascinando la squadra insieme a Tommaso Baldanzi. La nazionale di Carmine Nunziata però non è solo questi tre giocatori, tanti giocatori che hanno già esperienza importanti nel professionismo nelle serie minori e qualcuno che ha già assaggiato il palcoscenico della Serie A. Tenendo conto degli esclusi eccellenti che hanno già fatto il salto di categoria come Gnonto ormai in pianta stabile della selezione di Roberto Mancini o Scalvini e Miretti che faranno parte della spedizione azzurra al prossimo Europeo Under 21 in Romania e Georgia.
La retroguardia
Partiamo dal numero 1, Sebastiano Desplanches. Portiere che ha mosso i primi passi nell’Inter prima di attraverso Milano per vestire i colori rossoneri crescendo con Gigi Donnarumma come riferimento. Di origini francesi, la stagione scorsa titolare della Primavera del Milan per poi passare in estate al Vicenza a titolo definitivo. Prima metà dell’anno in panchina come dodicesimo poi a gennaio la decisione di trasferirsi in prestito al Trento dove diventa il titolare nelle ultime dieci gare del campionato con appena otto reti incassate e tre volte la porta imbattuta. Portiere con una struttura fisica importante che sta mostrando il suo valore e la sua maturità nella rassegna iridata.
In difesa spicca Mattia Zanotti sulla fascia destra. Ha già esordito in Serie A con la maglia dell’Inter nel match contro il Lecce, Simone Inzaghi lo ha aggregato in pianta stabile con la prima squadra durante la settimana. Classico terzino dalla forza inesauribile, non avrà il piede particolarmente delicato ma non cala mai di rendimento tanto che in nerazzurro è stato ribattezzato ‘Tractor’ visto che nelle movenze ricorda Javier Zanetti. Su di lui ha messo gli occhi Maurizio Sarri che lo accoglierebbe volentieri alla Lazio nella trattativa Acerbi ma la dirigenza dell’Inter al momento non vuole perderlo.
Il reparto arretrato è completato da Riccardo Turicchia sull’out di sinistra, scuola Juventus con cui è reduce da una buona stagione con la Next Gen bianconera. Al centro della difesa la coppia scelta da Nunziata è Ghilardi-Guarino. Il primo ha giocato nel Mantova in Serie C, in prestito dall’Hellas Verona, centrale fisico e intelligente su cui i gialloblù investiranno per la prima squadra in futuro mentre il secondo è uno dei prossimi gioielli del vivaio dell’Empoli. Guarino ha diciannove anni e in stagione ha sfiorato più volte il debutto con Paolo Zanetti.
Mediana e attacco
Se per Cesare Casadei sono state spese parole al miele già dall’anno scorso quando il Chelsea sborsò quindici milioni di euro per prelevarlo dall’Inter, si parla meno dei due compagni di reparto autori di un Mondiale di alto livello come Matteo Prati e Samuel Giovani. Due ragazzi con storie diverse ma entrambi arrivano alla rassegna iridata dopo un’ottima stagione di Serie B. Matteo Prati lo scorso anno giocava in D con il Ravenna quando la Spal lo ha preso e gli ha affidato le chiavi del centrocampo in una delle stagioni più brutte dell’epoca recente. Eppure il classe 2003 è stato fra i migliori della squadra di Tacopina.
Samuel Giovani invece è il Capitano degli azzurrini, esce dal vivaio dell’Atalanta e quest’anno ha trovato continuità con la maglia dell’Ascoli. Nunziata gli ha affidata la fascia e il centrocampista lo sta ripagando con partite di grande spessore mentale e maturità alternandosi fra la regia davanti la difesa e la mezzala box to box. Anche ieri sera è stato fra i più propositivi fino alla sostituzione a pochi minuti dal termine.
Sulla trequarti campo si muove Tommaso Baldanzi, non servono presentazioni per un ragazzo che si è imposto con l’Empoli in Serie A e diverse big sognano il colpo di mercato in estate. Interessante invece la coppia d’attacco con Ambrosino e Esposito. Giuseppe Ambrosino Di Bruttopilo è cresciuto nel Napoli, riferimento avanzato che non garantisce un grande numero di reti ma apprezzato dai compagni per la voglia e le generosità. E’ proprio lui che si procura all’86’ il calcio di punizione decisivo dopo l’ennesima giocata offensiva.
Il compagno di reparto è un fratello d’arte e fra i più giovani della spedizione azzurra. Dopo Sebastiano e Salvatore, la famiglia Esposito tira fuori l’ennesimo talento che di nome fa Francesco Pio. Attaccante classe 2005, gioca nell’Inter Primavera da sotto età trovando 14 reti in 29 presenze. Per Nunziata è un intoccabile, ha fatto il giro del web la sua rete di tacco contro la Colombia.