Sequestrata la villa, ancora in costruzione, di Gianluca Vacchi in Sardegna. Non finiscono i guai per l’imprenditore e influencer bolognese. La casa, che si trova a Pantogia, nel territorio di Arzachena, è infatti finita al centro di un’indagine della Procura di Tempio Pausania. Il reato contestato è di presunti abusi edilizi.
Sequestrata la villa di Gianluca Vacchi in Sardegna: cos’è successo
Il personale del Corpo forestale regionale, della sezione di polizia giudiziaria della procura e della stazione forestale di Olbia hanno eseguito il decreto firmato ieri 8 giugno dal procuratore Gregorio Capasso. Il sequestro preventivo riguarda un rustico, costituito da due corpi di fabbrica su una superficie di circa 450 metri quadri. Al cantiere sono stati quindi apposti i sigilli.
La costruzione ricade in area F3 dello strumento urbanistico comunale. E’ sottoposta alla tutela ambientale per vincoli paesaggistici e anche di carattere idrogeologico. Il progetto di Vacchi è di realizzare una mega villa del valore di 15 milioni di euro.
Vacchi già indagato lo scorso marzo
Lo scorso marzo la lussuosa villa di Vacchi in Costa Smeralda era già finita sotto la lente d’ingrandimento della Procura: l’imprenditore era stato iscritto nel registro degli indagati. Alcuni giorni prima, infatti, L’ufficio tecnico di Arzachena aveva fatto emettere un’ordinanza di demolizione e ripristino di alcune aree del cantiere, perché considerate abusive. I legali dell’influencer e dj, però, avevano sempre sostenuto che non c’è alcun abuso e che l’edificio rispetta quanto autorizzato in precedenza.
Abbiamo preso atto del sequestro. Leggeremo le carte e faremo quanto necessario per dimostrare che si tratta di questioni di tipo formale, del tutto prive di rilevanza penale e che gli interventi eseguiti non hanno mai danneggiato o messo in pericolo l’ambiente o la tutela del territorio
hanno dichiarato i difensori di Vacchi, Gino Bottiglioni e Gian Comita Ragnedda.
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