L’aumento dei casi di scabbia, causata dagli acari, a Roma continua a destare preoccupazione, con numerosi segnalazioni di diffusione di questa malattia causata da un parassita chiamato acaro.
Sono stati colpiti non solo bambini dell’asilo nido, ma anche adulti, dipendenti e pazienti di residenze sanitarie e ospedali. Entriamo nei dettagli esaminando come si trasmette e quali sono i sintomi.
Come si trasmette la scabbia?
I casi di scabbia a Roma sono in continuo aumento. Questo ci porta a chiederci come si trasmette questa malattia?
La trasmissione avviene in modo rapido, bastano brevi contatti di 15-20 minuti con una persona infetta per contrarre la scabbia.
Il sintomo principale è il prurito insistente e insopportabile, mentre la cura consiste nell’utilizzare degli unguenti acaricidi prescritti da un medico.
Se qualcuno della tua famiglia si è ammalato di scabbia, devi prestare particolare attenzione all’igiene e lavare le robe infette almeno per dieci minuti a 50 gradi, in lavatrice.
Dopo 48 ore di trattamento con le pomate adatte, la persona può considerarsi guarita. Se il prurito persiste nonostante la guarigione, non preoccuparti, dopo qualche giorno sparirà.
Secondo Enrico Di Rosa, che ha rilasciato un’intervista ad AdnKronos Salute, esistono più cause dell’aumento dei casi e della recrudescenza della scabbia. Una delle concause potrebbe essere il cambiamento climatico.
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Quali sono i sintomi della scabbia?
La scabbia, nota anche come prurito, è causata da parassiti chiamati acari della scabbia. Questi sono piccoli aracnidi che si insediano negli strati superficiali della pelle umana, scavando gallerie e depositando le uova.
I segni che possono indicare la presenza della malattia includono:
- Prurito intenso, spesso più accentuato di notte.
- Zone della pelle graffiate.
- Protuberanze pruriginose o pustole.
- Infiammazione della pelle, che può apparire grigia e squamosa.
Gli acari della scabbia tendono a infestare principalmente le aree sottili della pelle, specialmente nelle regioni del corpo più calde. Queste zone includono gli spazi tra le dita, l’interno dei polsi, l’area intorno ai capezzoli, i gomiti, le ginocchia, nonché l’inguine e l’area genitale.
La scabbia di solito non causa gravi problemi di salute, ma può risultare estremamente fastidiosa a causa del prurito intenso. Inoltre, il grattarsi della pelle aumenta il rischio di contrarre altre infezioni, come l’HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili (STI).
La scabbia si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto, inclusi i rapporti sessuali. È anche possibile una trasmissione indiretta attraverso oggetti come biancheria da letto, asciugamani o indumenti condivisi.
Poiché basta un contatto ravvicinato per contrarre la scabbia, non esiste una protezione assoluta contro l’infezione. Un’igiene personale accurata, senza eccedere, e il cambio regolare della biancheria possono contribuire a ridurre il rischio di infezione. È importante notare che queste misure preventive non garantiscono sempre l’assenza di un’infestazione da acari della scabbia.
Come si cura la scabbia?
La scabbia, per fortuna, è facilmente curabile mediante l’uso di lozioni o creme speciali che vengono applicate su tutto il corpo, ad eccezione del viso, e devono agire per diverse ore.
Questi prodotti uccidono gli acari. A seconda del trattamento prescritto, potrebbe essere consigliabile ripetere il processo in un secondo momento.
Al fine di evitare una reinfezione, è importante cambiare gli indumenti e la biancheria da letto quotidianamente per alcuni giorni e lavarli a una temperatura di almeno 50 gradi.
Durante e dopo il trattamento, è consigliabile evitare il contatto fisico ravvicinato e, di conseguenza, anche l’attività sessuale, per prevenire la trasmissione della scabbia ad altre persone. Non dimenticare di informare il tuo partner sessuale della situazione.
Consulta un medico per una diagnosi più accurata.