Simone Pafundi da Monfalcone è l’eroe dell’Italia Under 20 che ha battuto la Corea del Sud in semifinale e domenica sera si giocherà il titolo mondiale contro l’Uruguay. Nato in provincia di Gorizia ma nel suo sangue scorre il Napoli, figlio di genitori campani che hanno trasmesso la passione azzurra al ragazzo. Non ha mai nascosto infatti di avere Totò Di Natale come idolo, napoletano di nascita ma diventato grande all’Udinese. Lo stesso percorso che Pafundi vuole percorrere con il Napoli che lo tiene sotto osservazione in ottica mercato per regalare al nuovo allenatore un talento del 2006 che ha già fatto innamorare Roberto Mancini.
De Laurentiis studia il colpo
Minuto 82′, una buona Italia non riesce a scardinare le maglie della difesa coreana quando Carmine Nunziata decide per un triplo cambio per dare freschezza ad una squadra che stava calando. In campo entrano il difensore della Juventus Alessandro Fontanarosa e l’attaccante Daniele Montevago della Sampdoria per Giovane e Baldanzi. A questi si aggiunge anche Simone Pafundi per Esposito. Passano quattro minuti e Ambrosino si procura un calcio di punizione dai venti metri dalla porta difesa da Kim Joon-Jong. Il talento dell’Udinese sistema il pallone e con il mancino trova una traiettoria a scavalcare la barriera che batte l’estremo difensore asiatico. E’ il gol qualificazione per l’Italia che così va in finale per la prima volta nella storia per la selezione Under 20.
Ad ammirare il colpo da biliardo del trequartista ci stava anche Aurelio De Laurentiis che vorrebbe portare Pafundi a Napoli come regalo per il nuovo allenatore. I rapporti fra il patron campano e il club di Pozzo sono eccellenti, basta pensare agli acquisti di Meret e Zielinski che sono diventati Campioni d’Italia ma negli anni precedenti anche Allan e Inler. Fra le due società c’è già un discorso avviato per Lazar Samardžić e l’idea è inserire anche il classe 2006 nella trattativa. I bianconeri valutano il loro gioiello almeno dieci milioni di euro.
Pafundi diventerebbe un investimento sul futuro da far crescere alle spalle dei big senza troppe pressioni ma al tempo stesso farlo maturare in una squadra che vuole rimanere al vertice. A questo bisogna aggiungere comunque la scelta del nuovo tecnico dopo l’addio di Luciano Spalletti. Al momento non ci sono novità, la carta Vincenzo Italiano sembrerebbe essere sfumata avendo preferito onorare il contratto con la Fiorentina fino al 2024 ma nulla è certo. L’alternativa potrebbe essere una vecchia conoscenza del calcio italiano come Rudi Garcia dopo l’esperienza in Arabia Saudita. Ieri sera erano a cena insieme il tecnico francese con Aurelio De Laurentiis.
Una raccomandazione di livello
“Prima Pafundi, poi tutti gli altri: questa è la mia idea quando scrivo la lista. Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A ed essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui”. Sono le parole di Roberto Mancini pronunciate lo scorso marzo quando l’Italia era attesa dalle gare di qualificazioni al prossimo Europeo contro Inghilterra e Malta. Ennesimo coniglio dal cilindro tirato fuori dal Commissario Tecnico su un calciatore ancora sconosciuto al grande pubblico.
Era successo con Niccolò Zaniolo quando ancora non aveva esordito con la maglia della Roma, lo scorso anno lanciò nella mischia uno sconosciuto Wilfried Gnonto che trovò anche la rete contro la Germania e in questa stagione la carta Mateo Retegui pescato dal Tigre in Argentina che lo ha ripagato con due gol in due partite. Con Pafundi gli ha fatto vivere l’emozione dell’esordio per poi riconsegnarlo alla Nazionale di categoria. Nunziata se lo sta coccolando per sfoderarlo nel momento decisivo della partita come avvenuto con la Corea.