Bruno Vespa ha intervistato Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio italiano, per la terza edizione del ciclo di forum dal titolo “L’Italia che verrà”. Nella cornice della Masseria Li Reni, Vespa ha condotto Meloni in una conversazione che si è snodata lungo alcuni dei temi più caldi dell’agenda politica dell’attuale Governo.
Intervista a Giorgia Meloni, i temi: cuneo fiscale e Pil
La chiacchierata tra Giorgia Meloni e il giornalista Bruno Vespa entra immediatamente nel vivo con il tema del cuneo fiscale e della crescita del Pil italiano. La Presidente italiana ha le idee chiare su ciò che serve al Paese per continuare sulla strada di ripresa economica abbozzata dagli ultimi dati Istat.
Cerchiamo di liberare risorse per metterle dove serve: in Italia c’è un problema di salari, l’obiettivo è rendere il taglio del cuneo strutturale, dipende dalle entrate dello Stato, che dipendono dalla crescita.
Ecco dunque espresso, nero su bianco, uno degli obiettivi in materia fiscale di questo Esecutivo: il taglio del cuneo. Per la leader di Fratelli d’Italia il cuneo fiscale è una delle principali questioni di risolvere per permettere maggiori entrate nelle casse, impoverite, dello Stato.
Oltre al cuneo, si è parlato anche di crescita del Pil. L’Istat era stato benevolo nelle ultime stime, riportando una situazione di crescita in Italia addirittura più positiva rispetto alle altre forze europee. Così Giorgia Meloni celebra questo risultato:
Il dato più importante è il Pil italiano che cresce oltre la media europea. Il governo deve dare i suoi segnali, l’economia risponde e lo sta facendo, ma non è un fuoco di paglia.
Al centro dell’intervista a Giorgia Meloni anche le donne e il ricordo di Giulia Tramontano
La Premier prosegue l’intervista con una bella pacca sulla spalla al suo Governo, che ha il merito, secondo Meloni, di gestire un’Italia protagonista del «record storico di numero di occupati e contratti stabili». In questa situazione favorevole di rilancio dell’occupazione, un ruolo trainante, sempre secondo Meloni, è tenuto dai posti di lavoro al femminile.
Proprio sul tema delle donne in Italia,si sofferma la Presidente del Consiglio, scegliendo di concentrarsi sull’argomento delicato della violenza. Meloni auspica l’inizio di una discussione aperta con le vittime degli abusi, al fine di portare la loro esperienza traumatica nelle scuole per dimostrare concretamente cosa può fare e che cosa significa la violenza di genere:
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, mi piacerebbe portare le vittime o parenti delle vittime a raccontare la loro vicenda nelle scuole. Niente è più educativo.
A chiosa dell’argomento, Giorgia Meloni ha ricordato Giulia Tramontano, raccontando l’ennesimo shock che il Paese ha dovuto sopportare a causa della violenza, fredda e calcolata, di un uomo verso una donna:
È una vicenda che m’ha lasciato senza fiato, come la gran parte degli italiani. Mi ha scioccato non solo la freddezza, mi ha scioccato vedere il video di Giulia e la morte di un bimbo che a sette mesi sarebbe stato in grado di vivere. Quindi sono due le persone che muoiono. Il grembo della madre è il posto più sicuro.
Meloni e l’impegno in Tunisia: “Stiamo lavorando per trovare soluzioni”
Nell’intervista non poteva mancare un momento dedicato al tema dell’immigrazione, una delle più potenti bandiere politiche di Fratelli d’Italia. A proposito dell’argomento, Meloni si concentra in maniera particolare sull’azione che il suo Governo sta cercando di portare avanti in Tunisia, dove la Premier si è recata la settimana scorsa e dove tornerà ad essere ospite domenica prossima. Con lei ci saranno anche von der Leyen e il primo ministro olandese Rutte.
L’obiettivo italiano è quello di garantire a Tunisi un pacchetto di aiuti sufficiente a rallentare lo sprofondare del Paese nella crisi economica e sociale che già lo sta soffocando da tempo e che alimenta i flussi migratori verso l’Italia. Per il momento però, il presidente tunisino Saied non si è dimostrato aperto ad accettare fondi o aiuti di alcun genere. Ma Meloni resta fiduciosa:
Sto lavorando quotidianamente, domenica ci recheremo io, von der Leyen e il primo ministro olandese Rutte. Ci sono già stata martedì, ed è grazie al lavoro molto prezioso che l’Italia ha fatto, insieme a quella missione, che si dovrebbe concretizzare il primo pacchetto di aiuti della commissione che è anche propedeutico a favorire l’accordo con il Fmi. A Tunisia e Fmi chiedo un approccio il più possibile pragmatico e non ideologico e mi pare che su questo si stiano facendo passi in avanti.