Il presidente dell’Inter Steven Zhang ci crede. L’ambizione e le aspettative del club nerazzurro sono enormi: domani, alle ore 21, la squadra di Simone Inzaghi affronterà il Manchester City per la finale di Champions League allo stadio Ataturk di Istanbul. Tredici anni dopo, l’Inter torna a pregustare la possibilità di sollevare al cielo la coppa più prestigiosa per i club europei. Ad accendere la vigilia della sfida ci ha pensato lo stesso presidente dell’Inter Zhang. Con fiducia e senza timore, il numero uno della società nerazzurra ha rilasciato un’interessante intervista alla Gazzetta dello Sport: “Nessuna paura del Manchester City, abbiamo le qualità per batterli. La Champions non è un sogno impossibile. Rispetto profondamente il City, una squadra magnifica. Ma noi abbiamo la qualità per affrontarli. In questi anni, più è stata alta l’asticella del nostro avversario e meglio ci siamo comportati. L’Inter rende con le squadre forti, è contro quelle meno competitive che ogni tanto abbiamo perso punti”.

Le parole del presidente dell’Inter Zhang alla vigilia della sfida con il City

Le parole del presidente dell’Inter Zhang alla vigilia della sfida con il Manchester City. La finale di Champions League rappresenta un evento importantissimo per il club. Una vigilia lunghissima, che ha lasciato il segno nel cuore del numero uno della società nerazzurra: “Ho pensato tantissime volte nella mia testa come sarebbe stato vincere una Champions. Ma anche solo sognare di vincerla sembrava impossibile. Ora che siamo in finale però tutti noi nel club abbiamo una incredibile voglia di provarci. E siamo uniti. Come ha detto Inzaghi: non abbiamo paura, c’è solo grande eccitazione nell’attesa di giocare questa partita. Noi ci crediamo”. Successivamente, Zhang ritorna anche sulla contestazione di inizio stagione. Dopo la delusione per il mancato scudetto della scorsa stagione, una parte della tifoseria criticò l’operato della società attraverso l’esposizione di alcuni striscioni nei pressi della sede dell’Inter: “Questo traguardo non è una rivincita – chiarisce Zhang –. Intanto c’è da dire che i contestatori erano davvero un gruppo molto esiguo, e poi che il calcio come la vita presenta degli up and down: ci sono fasi di problemi e fasi di gioia. Fa parte del gioco. Il lavoro di un presidente o di un Ceo è simile a quello di un allenatore: spesso si è soli, e va accettato”.

Zhang: “Finchè ci sarò io, il club sarà competitivo”

Un traguardo, quello della finale di Champions League, che regala rinnovata all’allenatore Inzaghi. Sul parallelismo tra l’attuale allenatore dell’Inter e i suoi predecessori, Zhang ha aggiunto: “Se Conte è stato il più ‘difficile’, Simone è il più semplice (della sua gestione, ndr). Lui ha grandissime capacità di gestione e infonde una incredibile tranquillità. Quando lo vedo prima delle gare, sono più teso io di lui. Inzaghi è stato un dono per me. Ed è l’uomo della finale di Champions. Spesso si chiede chi sia l’allenatore migliore o il più geniale. Io credo siano domande sbagliate. Ogni club ha una storia differente, il lavoro di un tecnico dipende dalla fase che la società sta vivendo, dai giocatori a disposizione, da molte cose. Il calcio non è una scienza esatta”. Infine, arriva un messaggio di fiducia sul futuro del club: I tifosi possono stare tranquilli: finchè ci sarò io, ci sarà un’Inter stabile e competitiva”.