Terribile incidente stradale a Villa Bartolomea, in provincia di Verona. Un giovane di soli 22 anni ha perso la vita in uno schianto con la sua motocicletta. Da quanto finora appurato pare che l’incidente sia avvenuto in maniera autonoma e non siano rimasti coinvolti altri veicoli.
La dinamica è tuttavia ancora in corso di accertamento.
La tragedia è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri, Giovedì 8 Giugno 2023. Erano all’incirca le ore 19:00 quando una chiamata di soccorso è arrivata al centro di emergenza Suem 118.
Le autorità hanno provveduto fin da subito al riconoscimento della vittima grazie ai documenti che aveva con sé. Si tratta di Francesco Prandini, ragazzo di soli 22 anni nato nel comune di Poggio Rusco e residente non molto distante dal punto dove ha perso la vita. Da sempre appassionato dei motori e delle due ruote in particolare, dopo il diploma aveva iniziato a lavorare come pr per alcuni locali di zona.
La causa precisa dell’incidente non è ancora stata individuata. Al caso lavorano i Carabinieri di Castagnaro. Da una prima ricostruzione della vicenda, il giovane era in sella alla sua Honda Cbr 600 e stava percorrendo via Luigi e Antonio Bellini, cioè la strada che porta da Villa Bartolomea a Legnago.
Il 22enne avrebbe perso il controllo della sua due ruote all’altezza dei capannoni industriali che ospitano la DMZ Costruzioni e Lavorazioni meccaniche. Il ragazzo non sarebbe più riuscito a governare il veicolo e si sarebbe schiantato contro le colonne di una edicola votiva posta a margine della strada. Il violento impatto non ha lasciato scampo al giovane. Il suo corpo è stato disarcionato dalla motocicletta e proiettato con forza a molti metri di distanza.
La due ruote per inerzia ha poi terminato la sua corsa distesa in mezzo alla carreggiata.
Incidente Villa Bartolomea: giovane motociclista morto sul colpo
Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi. In poco tempo sul punto del drammatico incidente sono sopraggiunti i sanitari del 118 a bordo di un’ambulanza. Nel frattempo gli agenti della polizia stradale hanno transennato la zona e interdetto così il tratto stradale al traffico per garantire la sicurezza nelle fasi di soccorso.
La gravità dell’incidente ha indotto il centro medico di emergenza ad inviare sul posto anche un mezzo di elisoccorso decollato da Verona al fine di velocizzare le operazioni di trasporto in ospedale del ferito.
Le condizioni del 22enne motociclista facevano però già temere il peggio. Il suo corpo era disteso sull’asfalto, già privo di conoscenza. I sanitari hanno tentato in tutti i modi di strapparlo alla morte con disperate manovre di rianimazione. Tutto è però risultato vano. Il personale medico si è dovuto arrendere e constatare il suo decesso. Di fatto il ragazzo è morto sul colpo per i traumi subiti prima nella collisione con la struttura religiosa e poi nella violenta caduta sull’asfalto. L’elicottero ha così fatto rientro alla base.
Indagini sulle cause del sinistro
La salma ora è a disposizione delle autorità giudiziarie. Non è esclusa che venga disposta l’autopsia sul giovane corpo in modo da verificare se un malore lo abbia improvvisamente colpito mentre era in marcia.
I Carabinieri hanno eseguito i rilievi stradali per accertare la dinamica e, come da prassi, posto sotto sequestro la motocicletta. Possibile nelle prossime ore una perizia meccanica su di esso così da accertare eventuali guasti al sistema frenante.
Gli stessi militari, con la collaborazione dei colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Legnago, sono ora alle prese con una ricostruzione più precisa della condotta alla guida del giovane per capire la causa dello schianto.
Appare probabile una banale disattenzione. Il ragazzo non avrebbe governato il suo mezzo forse nel tentativo di superare un altro veicolo. Si cercano però testimoni che abbiano assistito all’esatto istante in cui si è verificata la tragedia.
Solo allora gli inquirenti avranno un quadro più preciso e potranno avanzare ipotesi sulla responsabilità del sinistro.