Il leader di Azione Calenda commenta l’operato di Elly Schlein, attuale segretaria del Partito democratico e rivela: “Con lei ci sono più le cose che ci dividono da quelle che ci uniscono, ma al Pd dico che si può lavorare insieme su lavoro e sviluppo“, a partire da un argomento molto importante come il salario minimo. Poi spiega che avrebbe preferito Stefano Bonaccini alla guida del partito ma “ciò non significa che non si possa provare a fare cose positive per il Paese nel merito di alcune proposte”, precisa.

Azione, Calenda: “Lontani da Pd, ma su salari e sviluppo lavorare insieme”

“Siamo lontani dal Pd”, ribadisce quindi Carlo Calenda oggi ai microfoni del giornale La Repubblica. Tuttavia, a proposito di alcune tematiche il leader di Azione è pronto a collaborare con il partito rivale. È pronto a sedersi attorno ad un tavolo e affrontare argomenti importanti come il salario minimo, che In Italia non è presente mai in molti altri paesi dell’Unione Europea sì.

“Propongo una grande battaglia sul merito dei provvedimenti. Cose concrete che interessano ai cittadini, come un reddito decoroso, piuttosto che dilaniarci sul fatto che il decreto sui controlli della Corte dei Conti trasformi il nostro in un Paese orbaniano”.

Sulla segretaria Elly Schlein, Calenda osserva: “Non ero tra quelli che pensava che avrebbe salvato il mondo, così come oggi non penso affatto che sia in crisi solo perché ha perso gli ultimi ballottaggi. Sta facendo il suo tirocinio da segretario del Pd“.

Si passa poi a parlare delle Europee. Che cosa farà il suo partito? “La nostra collocazione è nell’area liberale, quella Renew di Macron, ma è prematuro per i dettagli”, rivela ancora il politico Carlo Calenda.

Il commento di Carlo Calenda sulla questione Rai-Claudio Lippi

Proprio oggi, venerdì 9 giugno 2023, il leader è intervenuto anche su un altro tema molto importante. Quello di Rai-Lippi. Carlo Calenda ha pubblicato un post su Twitter in cui, in sostanza, commenta in modo negativo l’intervista rilasciata dal conduttore della rete Claudio Lippi. Intervista che in queste ore sta facendo molto discutere. Le sue dichiarazioni stanno facendo il giro del webe e dei social.

In una intervista rilasciata al giornale La Stampa, il famoso conduttore italiano ha affermato: “Basta con i gay e la propaganda di Fazio, serve il linguaggio popolare di Giorgia“, aggiungendo poi che in televisione, ora come ora, è necessario uno stop con la “Kultura copn la K”. Secondo Lippi, ci devono essere “meno gay e gaie” sul piccolo schermo.

Non si è fatta attendere la reazione della Rai. “Alcune affermazioni di Claudio Lippi riportate dagli organi di informazione sono lesive della reputazione della Rai e dei propri dirigenti. Pertanto è da escludere qualsiasi tipo di collaborazione con il conduttore”. Lo si legge in una nota di Viale Mazzini.

Carlo Calenda allora a questo proposito commenta: ‘Basta con i gay in Tv’ è una frase che a nessuna persona con una ‘voce pubblica’ verrebbe in mente di pronunciare in un paese occidentale. Il fatto che questo figuro non provi vergogna a farlo in Italia dimostra che c’è un enorme lavoro culturale da fare”