Allarmi aerei risuonano da ore in tutta l’Ucraina, mentre si contano i danni del nuovo attacco missilistico russo a Zhytomyr. Le bombe di mosca hanno colpito una zona residenziale, provocando molti feriti e lasciando una vittima. A riportare la tragica notizia, una delle tante che costellano le cronache del conflitto tra Ucraina e Russia, è l’agenzia Ukrinform.

Questo invece il comunicato del Consiglio Comunale affidato a Facebook:

A seguito di un altro attacco missilistico del nemico, una zona residenziale del settore privato della nostra comunità è stata colpita durante la notte del 9 giugno. Secondo le prime informazioni, sei edifici sono stati distrutti e decine di altri sono stati danneggiati. Purtroppo, una persona è stata uccisa. Ci sono anche persone ferite, che stanno ricevendo tutta l’assistenza necessaria.

Mentre l’Ucraina si lecca le ferite lasciate dal nuovo attacco missilistico russo, anche Mosca è costretta a mostrate il fianco ferito agli avversari. Nella notte, bombe ucraine sono cadute su Belgorod, provocando almeno tre feriti. Il governatore Vyacheslav Gladkov ha detto su Telegram che un edificio e diverse case sono state danneggiate presso il villaggio di Razumnoye.

Ucraina, dopo l’attacco missilistico russo a Zhytomyr prosegue la controffensiva a Zaporizhzhia

La BBC riporta notizie importanti dal fronte difficile di Zaporizhzhia. Secondo il media britannica, l’esercito ucraino starebbe infatti cercando di avanzare nella zona della centrale nucleare per la seconda notte consecutiva. In particolare, le armate di kiev hanno recuperato terreno a sud della città Orikhiv.

L’obiettivo di questo fronte della controffensiva sarebbe quello di riprendere l’accesso al Mar d’Azov per togliere alla Russia un ponte terrestre con la Crimea.

Nel frattempo, giungono notizie allarmanti dalla Cecenia, dove gli attivisti del gruppo North Caucasus Sos hanno denunciato arruolamenti forzosi da parte dell’esercito di Mosca, che starebbe costringendo giovani uomini ad entrare nelle sue file minacciando le loro famiglie.

OMS: “Rischio colera dopo le inondazioni per la diga di Kakhovka”

La diga di Kakhovka non smette di far parlare di sé. Oltre agli ettari di terreno sommersi dalle acque, alle evacuazioni, ai disastri ambientali, ora l’OMS parla anche del rischio colera collegato alla distruzione della diga. Le inondazioni avrebbero infatti creato il clima perfetto per la proliferazione del morbo, reso ancora più pericoloso dal depotenziamento delle strutture ospedaliere a causa della guerra.

Anche per far fronte a queste nuove difficoltà, gli Stati Uniti hanno dichiarato di essere pronti a stanziare un nuovo pacchetto di aiuti per l’Ucraina. 2 miliardi nuovi di zecca verranno inviati a Kiev e saranno devoluti specificatamente all’acquisto di lanciamissili e missili Hawk, oltre a due sistemi antimissile Patriot. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.