Centinaia di migliaia di persone sono rimaste senz’acqua potabile e senza energia elettrica. La distruzione della diga di Kakhovka ha provocato gravi danni alla popolazione ucraina, già martoriata dalla guerra. Tanto che l’Onu ha fatto un appello alla Russia per permettere gli aiuti umanitari. Le preoccupazioni peggiori arrivano però dalla centrale nucleare di Zaporizhia, anche se l’Aiea spiega che la struttura ha ancora acqua per raffreddare il reattore.
Ucraina, l’appello dell’Onu per gli aiuti umanitari
L’ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, ha chiesto dunque alla Russia di garantire “libero e pieno accesso” agli aiuti umanitari. L’ambasciatore ha letto una dichiarazione scritta in cui ha espresso
“preoccupazione per le operazioni nelle aree alluvionate dopo la distruzione della diga idroelettrica” e chiesto alla Federazione Russa di “permettere di portare aiuti alla popolazione civile colpita”.
Insieme a Kyslytsya anche altri ambasciatori, tra cui i rappresentanti di Stati Uniti e Giappone.
Zaporizhzhia ha ancora acqua da bacino diga
Una buona notizia, al momento però, arriva dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica che sostiene come la centrale ucraina di Zaporizhia continua a pompare acqua dal bacino della diga di Kakhovka.
L’operazione di pompaggio “dovrebbe poter continuare anche se il livello scendesse sotto la soglia dei 12,7 metri“, ha spiegato l’Aiea. In precedenza l’operatore ucraino aveva precedentemente stimato che il livello dell’acqua non riusciva a garantire il raffreddamento dei reattori.