Il volto e fondatore di Wikileaks Julian Assange ha perso il suo processo di appello contro la richiesta di estradizione verso gli Stati Uniti, dopo che lo stesso attivista 51enne aveva fatto ricorso nello scorso agosto.

Nessun altro appiglio per Assange contro l’estradizione

Come confermato dai suoi legali, non ci saranno altri ricorsi in quanto il pool legale a difesa di Assange ha terminato le opzioni e non avrebbe altri strumenti per cercare di impedire il trasferimento del padre di Wikileaks. Tuttavia, secondo i media del Regno Unito, gli avvocati hanno tempo fino alla fine della settimana per presentare qualsiasi ulteriore mezzo per impugnare la decisione.

Una storia lunga oltre 10 anni

Se non saranno più presentate ulteriori misure, Julian Assange potrebbe essere estradato già nelle prossime settimane, ponendo fine a una delle battaglie più lunghe e divisive della storia. Wikileaks infatti fu il portale dove nel 2010 e 2011 trapelarono importanti segreti di Stato americani e documenti classificati. Si trattò di circa mezzo milione di documenti top secret, che costarono un’accusa da parte degli Stati Uniti d’America. Assange, se avverrà l’estradizione, rischia fino a 175 anni di reclusione. Molti a livello internazionale hanno sollevato più di una obiezione a questo processo e al suo trasferimento