In vista della scadenza per il versamento dell’acconto Imu, il 16 giugno 2023, è bene sapere quali sono le esenzioni per disabili e anziani.
Non tutti i proprietari di immobili e terreni sono tenuti al versamento dell’Imposta. Si sa bene che ci sono numerosi casi di esenzione, riduzioni e sconti. Molte di queste non sono automatiche, ma la decisione di applicarle o meno spetta i singoli Comuni.
Tra i casi di esenzione in vigore per il 2023 c’è anche quello dedicato agli anziani e ai disabili, ma solo a specifiche condizioni. Spieghiamo quali e come funzionano.
Esenzione Imu 2023 per anziani e disabili: a chi spetta
Tra i numerosi esclusi dal pagamento dell’Imposta Municipale Unica, ci sono anche gli anziani e i disabili. Per poter rientrare nella platea degli esonerati, però, si devono rispettare alcune specifiche condizioni.
Sono esclusi dal versamento dell’Imu:
- Gli anziani proprietari dell’immobile per il quale si richiede l’esenzione devono essere soggetti a ricovero permanente oppure di lunga degenza nelle case di riposo;
- L’immobile di proprietà degli anziani non deve essere affittato a terzi.
L’esenzione dal versamento dell’Imu per questa categoria di anziani rientra in quelle stabilite a discrezione dai singoli Comuni. Pertanto, è sempre necessario controllare le regole deliberate dal proprio Comune di residenza.
Possono richiedere l’esenzione dal versamento dell’Imu anche le persone con disabilità che alloggiano stabilmente in un centro di cura. Infatti, per poter beneficiare dell’esenzione, l’istituto di cura deve essere anche il luogo nel quale il soggetto affetto da disabilità risieda.
Ecco in elenco quali sono tutte le condizioni da rispettare:
- I disabili devono dimostrare di avere residenza non nell’immobile di proprietà per il quale si richiede l’esenzione dal pagamento dell’imposta;
- L’immobile di proprietà non deve essere locato a terzi.
Inoltre, se l’immobile è in affitto non è possibile chiedere l’esenzione; mentre, si può beneficiare dell’esenzione se l’immobile è un alloggio sociale, utilizzato come prima casa.
Ci sono anche altri requisiti da possedere:
- Il trasferimento della residenza deve avvenire solo ed unicamente in una casa di riposo oppure in un istituto di ricovero;
- L’immobile deve essere comunque a disposizione.
Come funziona l’esenzione
Poc’anzi abbiamo chiarito quali sono i requisiti e le condizioni che devono soddisfare anziani e disabili per beneficiare dell’esenzione.
Per quanto riguarda gli anziani, si ricorda, inoltre, che l’agevolazione è consentita solo per un’unità immobiliare.
Abbiamo detto che si tratta di un’esenzione di pertinenza dei singoli enti locali. Pertanto, per verificare quali sono le regole relative al pagamento dell’imposta si deve accedere sul sito del Comune e alla banca dati del MEF, aggiornata con gli atti approvati.
Tramite il portale del Ministero dell’Economia e delle Finanze si può ricercare il proprio Comune e scaricare i documenti con le regole da seguire.
Se il Comune non ha ancora deliberato al momento del pagamento, allora il contribuente deve comunque provvedere a versare l’acconto Imu. Solo successivamente alla deliberazione, l’interessato può recuperare le somme versate a conguaglio. Le medesime regole valgono anche per i soggetti con disabilità.
Ricordiamo, inoltre, che è prevista l’agevolazione per i pensionati che risiedono all’estero e che sono proprietari di immobili in Italia. Potranno beneficiare di uno sconto sull’imposta e pagheranno l’Imu sul 50% della base imponibile. Anche per i pensionati esteri, è prevista la regola che l’immobile non deve essere né affittato né concesso in comodato d’uso.
Se non si può beneficiare dell’esenzione in quanto non si rispetta una delle condizioni sopra indicate, sia nel caso degli anziani che dei disabili, si ricorda che la scadenza per il versamento dell’acconto Imu è fissata al 16 giugno 2023.
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