Piero Calamandrei, padre costituente, e Lelio Lagorio, primo presidente della Regione Toscana, sono legati da un filo neppure troppo sottile. E’ quello che è emerso durante un incontro in cui è stato celebrato l’anniversario dell’elezione del primo consiglio regionale. “Solo con il voto del 1970 – dice il presidente Eugenio Giani si dette attuazione alla Carta costituzionale che prevedeva la costituzione delle Regioni e oggi mettiamo a fianco due figure che, vicine e diverse, congiungono memoria e valori, impegno, storia e innovazione. Approfondire il rapporto tra uno degli artefici della Costituzione, Calamandrei appunto, e il primo presidente della nostra Regione, Lagorio, significa immergersi nell’altissimo dibattito culturale, giuridico e politico che animò le migliori energie del Paese, nel segno del rinnovamento e a beneficio delle radici della nostra democrazia”. 

Le pagine di cultura giuridica scritte dal padre costituente

Nel giorno in cui festeggia il proprio anniversario, annuncia il consigliere di Cassazione Remo Caponi, la Regione si rende meritoriamente promotrice di una collana che pubblicherà “limpide pagine di cultura giuridica: le lezioni del corso di diritto processuale civile dell’anno accademico 1951-1952 di Calamandrei, raccolte dal primo presidente della Regione, Lagorio, all’epoca stretto collaboratore dell’insigne maestro presso la sua cattedra universitaria fiorentina e pubblicate il 15 settembre 1956, tra gli ultimi scritti, dodici giorni prima della sua scomparsa”. Non sfugge l’attualità della trattazione di “temi ardui come la sentenza, la cosa giudicata, la Corte di Cassazione, il rapporto tra giustizia e politica”. E sono presentati agli studenti con quella chiarezza aliena che solo i grandi studiosi sanno raggiungere. 

Stefano Bisi

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