L’Italia di Roberto Mancini si prepara a giocare la final four della Nations League 2023: il prossimo 15 giugno ci sarà la sfida contro la Spagna, valevole per la semifinale. Chi supererà il turno, sfiderà la vincente dell’altra semifinale tra Olanda e Croazia. La Nazionale Italiana, terminato il campionato, si è ritrovata agli ordini del Commissario tecnico Roberto Mancini per preparare i prossimi impegni. Tanto chiacchierate sono state le scelte dell’ex allenatore di Inter e Manchester City, così sono arrivati alcuni chiarimenti ai microfoni di La Stampa e de Il Corriere dello Sport.

Italia, Mancini commenta le convocazioni per la Nations League

L’Italia di Roberto Mancini si appresta a sfidare la Spagna di De la Fuente e si è radunata al Forte Village in attesa dei calciatori dell’Inter impegnati nella finale di UEFA Champions League. Sono 23 i calciatori convocati dal Commissario tecnico azzurro (QUI LA LISTA COMPLETA) per la final four che si giocherà nei Paesi Bassi. Tante scelte importanti, come quella di lasciare Sandro Tonali e Giorgio Scalvini all’Italia Under 21 per l’Europeo di categoria: “Sarebbe importante tornare alle Olimpiadi per il calcio italiano – ha esordito Roberto Mancini – L’Under 21 deve qualificarsi, quindi abbiamo lasciato qualche giocatore a Nicolato. Lui e Scalvini sono in età. Questo è il motivo”. Oltre al rossonero e al difensore dell’Atalanta, anche Mattia Zaccagni non è stato convocato per la Nations League. Il fantasista della Lazio era stato inserito tra i preconvocati, poi è stato tagliato: “Zaccagni ha fatto una grande stagione, Ricci sta crescendo nel modo migliore, mi è piaciuto Rovella, ma i nostri problemi non sono in mezzo: di centrocampisti ne abbiamo, le carenze sono altrove”.

Diversi giovani si stanno mettendo in mostra, tra cui spicca Cesare Casadei. Così Mancini sul talento del Chelsea: É molto bravo. Mi aveva impressionato in occasione degli stage di Coverciano. È andato in Inghilterra e gioca in Championship, un campionato durissimo e formativo, quasi come la Premier. Lo ha aiutato molto. Se non ci fosse stato il Mondiale Under 20, sarebbe già con l’Under 21“. E sugli altri talenti italiani: Baldanzi, Fazzini, Cambiaghi, Parisi e altri pronti a seguirne la strada: al club toscano andrebbe dato l’Oscar. Attaccanti? Pellegri lo abbiamo chiamato due volte quando era andato al Monaco, ma si è fatto male, ha avuto degli anni difficili. Non è male Colombo. Anche Pio, l’ultimo dei fratelli Esposito, è forte. Speriamo si consolidi”.

“Finale Champions? Inter non parte battuta”

Non solo Italia nell’intervista di Roberto Mancini. Il Commissario tecnico azzurro ha commentato l’imminente finale di UEFA Champions League tra Inter e Manchester City, entrambe squadre che ha allenato: “Lo sapete, gli allenatori dipendono dai risultati. Mi sembrava di aver letto, qualche tempo fa, che su Inzaghi ci fossero dei dubbi. Non se ne parlava molto bene… In un mese è cambiato tutto. Fantastico. Sono felice per Simone. L’ho visto crescere da giocatore e poi da tecnico. Ha fatto molto bene. In 90 minuti può accadere di tutto. Per quello che è, per quello che ha fatto negli ultimi dieci anni in termini di risultati, il City sulla carta parte favorito, ma in una finale può succedere qualsiasi cosa. L’Inter non parte battuta. È una finale completamente aperta”.

Infine, un commento su Manchester City: Sono completi, hanno qualità e soluzioni e sono ricchi di talento. Non so se sono i più forti, sono quelli che sanno giocare meglio. Anche l’Inter ha giocatori bravi. Squadra solida, non è così semplice segnare ai nerazzurri. Non riesco a dare percentuali. Sfida secca. Lo ripeto. Può succedere di tutto. Vi faccio una domanda: e se l’Inter va in vantaggio?“, ha concluso Mancini.