All’inizio del 2023, l’Eurozona ha subito una leggera contrazione economica, entrando in una fase che gli economisti definiscono “recessione tecnica”. Questo è evidenziato dalla riduzione dello 0,1% del PIL (Prodotto Interno Lordo) per due trimestri consecutivi segnalato dai dati Eurostat. Tuttavia, nonostante la recessione tecnica, vi è un aumento nell’occupazione, suggerendo una prospettiva più ottimista sul mercato del lavoro. Ma cosa significa esattamente recessione tecnica, quali sono le conseguenze a breve e lungo termine e come interpretare questi dati?  

Cosa significa recessione tecnica

Prima di analizzare i dati, è essenziale comprendere che cosa significhi il termine “recessione tecnica”. Questa condizione si verifica quando il PIL registra una diminuzione per due trimestri consecutivi. In altre parole, se il PIL di un trimestre risulta inferiore a quello del trimestre precedente per due volte di fila, l’economia è entrata in recessione tecnica.

Cause recessione tecnica: quali sono?

Diversi fattori possono causare una recessione tecnica. Alcune teorie economiche considerano la recessione come un fenomeno “endogeno”, ovvero non determinato da shock esterni: ad ogni fase espansiva segue un periodo recessivo che aprirà poi a sua volta a un nuovo periodo di ripresa e di conseguente crescita economica. Allo stesso tempo, gli shock causati dai fattori esterni al sistema economico, possono anch’essi causare fasi di recessione (tra gli esempi più recenti: la pandemia).

Quali conseguenze porta questa recessione tecnica? Generalmente, nelle fasi di recessione si riscontra anche un calo nella crescita della produzione, una riduzione dei tassi di interesse e un incremento della disoccupazione. Come abbiamo anticipato, i dati contraddicono quest’ultimo aspetto, visto che è stato rilevato un aumento degli occupati.

Eurozona in recessione tecnica

Abbiamo visto che secondo Eurostat, l’ente ufficiale di statistica dell’UE, il PIL dell’Eurozona ha registrato una contrazione dello 0,1% per due trimestri consecutivi all’inizio del 2023. Questa contrazione è avvenuta nonostante le precedenti stime, le quali prevedevano una crescita dello 0,1% per il primo trimestre del 2023. Tuttavia, il PIL nell’intera UE è aumentato dello 0,1%, segnalando una differenza tra l’andamento dell’Eurozona e quello dell’UE nel suo insieme. Si parla di minime variazioni, ma importanti a livello macroscopico, nonché apparentemente contraddittorie.

Variazione del PIL nei Paesi UE

Infatti, la variazione del PIL nei vari Paesi dell’UE è stata disuguale. Polonia e Lussemburgo hanno registrato la crescita più robusta, con un aumento rispettivamente del 3,8% e del 2%. L’Italia ha segnato un incremento dello 0,6%, mentre la Germania ha visto una contrazione dello 0,3%.

Aumento dell’occupazione nonostante la recessione tecnica

Nonostante l’ingresso in recessione tecnica, l’Eurozona ha osservato un incremento dell’occupazione (in un paragrafo precedente, infatti, abbiamo visto come una delle cause di questa recessione sia l’aumento della disoccupazione). Nel primo trimestre del 2023, il numero delle persone occupate nell’Eurozona è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, e un simile incremento dell’occupazione, dello 0,5%, è stato registrato nell’insieme dell’UE.

Comparando l’occupazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, entrambe le aree hanno registrato un aumento dell’1,6%. In particolare, Estonia, Malta e Irlanda hanno registrato la crescita dell’occupazione più elevata, rispettivamente del 4,4%, 2,9% e 1,6%. In Italia, l’occupazione è aumentata dello 0,8%.

Pertanto, nonostante l’ingresso in recessione tecnica all’inizio del 2023, l’Eurozona ha dimostrato segnali di resilienza con l’aumento dell’occupazione. Questa tendenza positiva nel mercato del lavoro potrebbe rappresentare un elemento fondamentale per il recupero economico nei prossimi trimestri.

Recessione tecnica e recessione economica: le differenze

Ma che differenza c’è tra recessione tecnica e recessione economica? Come abbiamo spiegato in precedenza, si parla di recessione tecnica quando il PIL è in calo per due trimestri consecutivi.

Invece, si parla di recessione economica quando il calo del PIL è tendenziale, vale a dire raffrontata non al trimestre precedente, ma all’anno precedente, o che comunque si protrae per lungo tempo. La recessione economica si manifesta inoltre in maniera più estesa, laddove la crisi riguarda tutti i settori dell’economia di un Paese (produzione industriale, occupazione, reddito) e dura da diverso tempo.