La bozza sulla riforma costituzionale arriverà già a giugno-luglio, parola di Maria Elisabetta Alberti Castellati. La Ministra delle riforme ha le idee chiare sulla revisione della Costituzione: non c’è tempo da perdere, quindi le prime proposte potranno arrivare già entro la fine del prossimo mese. A riportare la notizia è un post di Twitter targato Ultimora.net.

Castellati sulla riforma costituzionale: “Non vogliamo muri di carattere ideologico”

Il tema della riforma costituzionale era già calato nella scena politica degli ultimi giorni a seguito dell’intervento della stessa Casellati alla trasmissione Agorà, su Rai3. In quell’occasione, la Ministra aveva redarguito le opposizioni, riferendosi in particolare a Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, a proposito di un probabile «muro ideologico» che le due forze politiche presenteranno rispetto alle proposte del Governo.

L’obiettivo di Alberti Casellati è quello di presentare una riforma costituzionale il più possibile condivisa. Reazioni di dissenso da parte delle opposizioni causerebbero un certo stupore in Casellati, che insiste molto sul tema del premierato, un argomento allineato, sempre secondo la Ministra, ai programmi e al modo di fare politica anche del Movimento 5 Stelle. Così infatti Casellati ha parlato dei vertici pentastellati ad Agorà:

Mi meraviglia che il M5s sul premierato sia contrario all’elezione diretta visto che per tutte le questioni si rivolgono al popolo per chiedere un parere.

Poi, sulla questione del dialogo con le opposizioni in vista della riforma, ha aggiunto che il Governo «tiene le porte spalancate» e invita le opposizioni a non esprimere giudizi viziati dai preconcetti, sottolineando il fatto che Giorgia Meloni possiede tutti i numeri per poter proseguire anche da sola nel progetto:

Noi le porte le abbiamo spalancate, se le opposizioni tireranno muri pregiudiziali vorrà dire che loro hanno scelto la strada che noi dobbiamo intraprendere e andremo da soli.

Riforma costituzionale: apertura al dialogo e alla mediazione

L’auspicio di un dialogo aperto ed equilibrato con le forze politiche sedute nell’ala opposta del parlamento era stato già avanzato dalla Premier Giorgia Meloni, che sperava di trovare, se non l’appoggio, almeno una parziale apertura sul tema centrale del premierato da Azione e Italia Viva.

Ma questo idilliaco scenario di tranquilla discussione e mediazione sembra piuttosto lontano dalla realtà delle opinioni che circolano nel Parlamento. Il M5S e il Pd infatti restano ancora affezionati al modello tedesco, proponendo lo strumento della sfiducia costruttiva.